La Commissione elettorale è tornata a riunirsi per esaminare le richieste di voto a domicilio, previsto per i cittadini fisicamente impossibilitati a presentarsi ai seggi. Quattro le domande avanzate e accolte. Intanto la Segreteria agli interni torna a ricordare che la legge non ammette l’affissione e l’esposizione di propaganda elettorale al di fuori dei tabelloni appositamente predisposti sul territorio per tutte le liste. Domenica, sottolinea la nota, abbiamo chiesto ad un partito di rimuovere i propri manifesti dalle vetrine della sede temporanea della propria coalizione e, appena due giorni fa, si è nuovamente spiegato che la legge esclude dal divieto solo le insegne normali e permanenti che indicano le sedi dei partiti, non quelle create ad hoc per la campagna elettorale. Invitiamo, conclude la nota, ad evitare inutili polemiche, a rispettare le regole e ad adottare un atteggiamento di dialogo verso gli avversari e meno da caccia alle streghe. A volte basta una telefonata per segnalare al diretto interessato il proprio errore.
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