La manifestazione sul pianello dello corso 26 settembre ha sicuramente scritto una nuova pagina della recente storia sammarinese, ma per fare in modo che non rimanga solo "un bel momento" fine a se stesso manca ancora un tassello.
Se vogliamo continuare la storia, dobbiamo tornare su quella piazza, per manifestare di nuovo e con più forza contro questo governo sordo e arrogante, un governo capace solo di fare la voce grossa con i deboli e chinare il capo con i forti, un governo che sta spingendo il paese verso un punto di non ritorno!
Quella stessa piazza che ha visto volti in lacrime durante l’inno di San Marino, che ha visto un popolo prendersi per mano e lottare per lo stesso obiettivo, quella piazza che ha fatto diventare i politici piccoli ed insignificanti di fronte ad una grande dimostrazione di unità e attaccamento al proprio paese.
Noi torneremo sulla "nostra" piazza, il prossimo venerdì 13 dicembre, assieme ad altri gruppi e movimenti, perché è la gente con cui ci confrontiamo quotidianamente che ce lo chiede, perché solo partecipando attivamente, uniti, potremo cambiare il nostro destino e quello del nostro Paese.
Quel giorno in piazza ci saranno tante voci che vorranno parlare, urlare la propria indignazione, essere ascoltati e questa volta la politica dovrà avere il coraggio di metterci la faccia, di confrontarsi direttamente, di scendere da quel trono di onnipotenza e cercare in se stessi quel briciolo di sammarinesità ormai scomparso da tempo.
Se questo non dovesse accadere allora il governo dovrà assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e pagare le conseguenze di quella che potrebbe essere la reazione di una piazza esasperata e stanca, e l'esasperazione può portare a qualsiasi tipo di reazione…
Noi vogliamo fare qualcosa di concreto per il nostro paese, e se come crediamo tanti la pensano come noi, ci aspettiamo un piazza gremita e motivata.
Solo chi ci sarà potrà essere protagonista della storia!
VSPP
Se vogliamo continuare la storia, dobbiamo tornare su quella piazza, per manifestare di nuovo e con più forza contro questo governo sordo e arrogante, un governo capace solo di fare la voce grossa con i deboli e chinare il capo con i forti, un governo che sta spingendo il paese verso un punto di non ritorno!
Quella stessa piazza che ha visto volti in lacrime durante l’inno di San Marino, che ha visto un popolo prendersi per mano e lottare per lo stesso obiettivo, quella piazza che ha fatto diventare i politici piccoli ed insignificanti di fronte ad una grande dimostrazione di unità e attaccamento al proprio paese.
Noi torneremo sulla "nostra" piazza, il prossimo venerdì 13 dicembre, assieme ad altri gruppi e movimenti, perché è la gente con cui ci confrontiamo quotidianamente che ce lo chiede, perché solo partecipando attivamente, uniti, potremo cambiare il nostro destino e quello del nostro Paese.
Quel giorno in piazza ci saranno tante voci che vorranno parlare, urlare la propria indignazione, essere ascoltati e questa volta la politica dovrà avere il coraggio di metterci la faccia, di confrontarsi direttamente, di scendere da quel trono di onnipotenza e cercare in se stessi quel briciolo di sammarinesità ormai scomparso da tempo.
Se questo non dovesse accadere allora il governo dovrà assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e pagare le conseguenze di quella che potrebbe essere la reazione di una piazza esasperata e stanca, e l'esasperazione può portare a qualsiasi tipo di reazione…
Noi vogliamo fare qualcosa di concreto per il nostro paese, e se come crediamo tanti la pensano come noi, ci aspettiamo un piazza gremita e motivata.
Solo chi ci sarà potrà essere protagonista della storia!
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