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La settimana appena scorsa ci ha regalato un momento di commozione dello storico chitarrista dei Queen, Brian May. Siamo a Belfast, tappa del "Rhapsody Tour", la band inglese con Adam Lambert lascia solo sul palco Brian per il momento dedicato a “Love of my Life”, struggente ballata inclusa in “A Night At The Opera” del 1975. Chi segue i Queen e conosce la dinamica dei concerti, sa perfettamente che questo è un momento programmato e volutamente intimo tra la chitarra a dodici corde di May e i loro fans.
Sebbene, nel 1992, appena scomparso Mercury proprio May ebbe a dire in una intervista che mai avrebbe voluto esibirsi con un ologramma, perché a suo dire: “Ti fa sentire come se fossi un pezzo da museo, ma noi non siamo fossili: siamo vivi”. Ma si sa, le cose cambiano e sul palco di Belfast, nonostante l'abitudine e la cosa si sia ripetuta altre volte, Brian May è apparso visibilmente commosso nel riproporre il momento dedicato all'amico e compagno di viaggio, scomparso 31 anni fa. Come sempre il pubblico presente ha apprezzato e applaudito, cantando a tutta voce le parole della ballata speciale dedicata a Mary Austin, unico grande amore della vita di Freddie...appunto "Love of My Life".
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