Al di là del titolo nobiliare e dell’etichetta, nel day by day anche gli Windsor usano soprannomi affettuosi, buffi o storpiature: nicknames. Per esempio, recentemente si è scoperto il nomignolo del piccolo Archie: Bubba. Così l’ha chiamato mamma Meghan durante il tour in Sudafrica.
Anche il principino George però ha un soprannome, anzi ben due: P.G. che usano i compagni di scuola, ed Archie. Con questo nickname si è infatti presentato a un passante all'inizio dell'anno, prima che il primogenito di Harry e Meghan, nato a maggio, gli «rubasse» per così dire il nome.
Charlotte, la secondogenita di William e Kate, di soprannomi ne ha tre: mamma e papà la chiamano con affetto Lottie oppure Mignonette, dal francese mignon che significa piccolo. Ma all’asilo per via della sua personalità «da maschiaccio», si è guadagnata il nomignolo di «Warrior Princess», cioè «Principessa guerriera».
Meghan Markle, per il marito Harry, è semplicemente Meg. Mentre il suocero, il principe Carlo, ha dato alla nuora un soprannome in linea col suo carattere volitivo: «Tungsten» (ovvero «tungsteno») perché ne ammira la forte personalità.
Come ogni coppia felice, anche Kate e William hanno dei nomignoli: lui la chiama Cath, «poppet» («amore») o babykins (una sorta di «little baby»), lei ricambia con un affettuoso «babe».
Anche la principessa Diana aveva un dolce soprannome per William bambino: lo chiamava Wombat, come il marsupiale australiano. Lo ha raccontato lo stesso principe: «Ha iniziato quando avevo due anni durante un viaggio in Australia, non perché somigliassi a uno wombat o forse sì, anche se questo episodio mi è stato raccontato, perché non riesco a ricordarmelo. Certo è che mi è rimasto addosso e non me ne sono più liberato». Diana aveva un soprannome anche per Harry: lo chiamava Ginger, che è il termine inglese per indicare le persone con i capelli rossi.
Carlo D’Inghilterra vanta due soprannomi: il primo è Pa, come lo chiamava Harry da bambino (il diminutivo di «papà», da noi abbastanza comune, più strano nel Regno Unito); il secondo è Fred, il nomignolo con cui lo chiama in privato Camilla Parker Bowles, che Carlo chiama a sua volta, da sempre, Gladys. Leggenda narra che Diana, alla vigilia delle nozze con l’erede al trono, trovò una coppia di gemelli, regalo dell’ex amante Camilla (oggi duchessa di Cornovaglia). Sui gioielli c’erano incise le lettere «G» e «F», iniziali di «Gladys» e «Fred». Quella scoperta provocò una crisi isterica in Lady D e il pensiero «non mi voglio sposare più» nel primogenito di Elisabetta II. Tutti sappiamo com’è andata a finire. Quasi 40 anni dopo gli ex amanti, in privato, usano ancora quei «nickname».
E Elisabetta II? Anche Sua Maestà in famiglia s’è guadagnata vari soprannomi. Per esempio Kate Middleton ha raccontato che baby George, quando aveva tre anni, non riusciva a dire «bisnonna» – «great grandmother», in inglese – e così aveva semplificato la cosa chiamando la regina Gan-Gan. Per lo stesso motivo il principe William, incapace da bambino di dire la parola Granny, ha sempre chiamato la nonna Gary. I nomi più buffi per Elisabetta II l’ha inventati però suo marito. Secondo il biografo reale Robert Lacey, Filippo in privato chiama Sua Maestà cabbage (cioè cavolo), o sausage (salsiccia). Non il massimo del romanticismo, ma lo humor di Filippo è very british.