Ha il crocefisso legato ai lacci, l’acqua santa inserita nel boost, lo stemma pontificio sulla suola ed il Vangelo stampato sulla tomaia: è la “Jesus Shoe", rivisitazione di un modello Nike, le mitiche Air Max 97, che MSCHF, un brand di Brooklyn, ha customizzato con questi particolari religiosi. Potenza del web, sono state poi regalate a sei celebrities di YouTube e al rapper-modello-produttore Asap Rocky che le hanno rilanciate sui loro profili social.
Risultato: le "scarpe religiose" sono diventati virali, le ricerche per il brand MSCHF sono cresciute del 270% dal lancio della scarpa, la query “Sneakers Crocifisso” è incrementata del 25%. Quali sono stati i paesi maggiormente interessati? Ovviamente gli Stati Uniti con il 38.5%, le Filippine con il 28.5% e la Francia con il 10.1%.
Il 5% delle ricerche venivano dall'Italia con il Lazio in cima alla classifica, seguito da Veneto, Piemonte e Lombardia. Il 60.6% delle ricerche sono state fatte da donne, invece il 39.4% da uomini. Un terzo degli utenti aveva un'età compresa tra i 18 ed i 24 anni.
Le "Jesus Shoes" sono state poi messe in vendita su di un sito americano, e l'asta ha toccato il picco record di 3,000 dollari. Un vero caso, che ha mobilitato anche la redazione del New York Post, che ha dedicato un approfondimento al fenomeno delle sneakers "luxury" spesso firmate da grandi nomi del fashion.
Una creazione che in realtà cercava di essere una vera provocazione. “Volevamo dimostrare quanto siano diventate assurde le collaborazioni nel mondo della moda”, ha detto Daniel Greenberg, direttore commerciale dell’agenzia che ha creato la scarpa benedetta. Una provocazione che però non ha dato il risultato sperato, al contrario. Nessuno l'ha trovata stramba o peggio ancora "blasfema", bensì di tendenza.
Per la cronaca, il versetto del Vangelo indicato sulla tomaia è Matteo 14:25: "Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso loro, camminando sul mare." Appropriato...