Nella frenetica società in cui viviamo, è facile dimenticare l’importanza di quel piccolo ma prezioso valore che è la gentilezza. Essere gentili può migliorare l’umore, ma non solo.
Molte persone continuano ancora a sottovalutarne le conseguenze positive. Secondo un’interessante ricerca, chi compie un atto gentile si concentra molto sull’azione o sull’oggetto che sta offrendo, minimizzandone i benefici.
I destinatari invece sono più focalizzati sull’emozione che ricavano da un dono o da un aiuto, a prescindere dal valore dell’oggetto ricevuto o dall’entità dell’aiuto.
Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno eseguito una serie di esperimenti. In un primo test è stato chiesto ai partecipanti di scegliere se offrire una tazza di cioccolata calda a uno sconosciuto o se tenerla per sé.
Su 84 persone, 75 hanno deciso di offrire la cioccolata ad altrettanti destinatari cui è stato poi chiesto di descrivere come si sentivano. Su una scala da -5 a 5, i destinatari hanno riportato una media di 3,5, mentre chi ha offerto la cioccolata si aspettava un risultato di 2,7. I partecipanti hanno dunque sottostimato il beneficio di quel gesto.