Hatsune Miku è una celeb virtuale famosissima in Giappone. E' una Vocaloid, cioè una cantante programmata da un sintetizzatore software che permette di "creare" artificialmente la voce semplicemente immettendo il testo e la melodia di una canzone. A questa voce è stata associata un'immagine in perfetto stile manga, quella di una ragazza di sedici anni: bionda, flessuosa, sorridente e gentile. Era il 2007. Da allora la fama di questa " artista" è cresciuta a dismisura, al punto che la stessa Lady Gaga l'ha ospitata, come ologramma, nei suoi concerti asiatici.
La notizia di cui si parla e si scrive nelle ultime ore è che Miku si è sposata... con un essere umano. Lo sposo è Akihiko Kondo, che ha deciso di impalmarla dopo 10 anni di fidanzamento (anche questo virtuale). 39 invitati, tutti conosciuti sul web, lei in abito col velo, lui in smoking bianco. Le foto del taglio della torta hanno invaso i social e le prime pagine dei giornali telematici del pianeta. Auguri e figli maschi?
Quello dei fictosessuali, così si definisce Akihito, è un movimento soprattutto giapponese di persone che si "innamorano" di personaggi immaginari, e vivono la relazione come fosse reale. Anche se lui si dichiara perfettamente cosciente di non aver sposato una donna in carne ed ossa, ma "il suo amore non conosce confini".
Ci eravamo abituati all'amore tra umani e robot/androidi/replicanti, grazie a pellicole come Blade Runner, Ex-machina, I-robot, Lei, senza scordare Io e Caterina con l'indimenticabile Alberto Sordi. Qui però il sentimento ha subito un upgrade significativo, siamo a Love 3.0?