L'Italia del tennis torna ad intrecciare il suo destino con Rimini. Era il 2004 quando la Riviera ospitò la sfida alla Francia detentrice del titolo. Questa volta, a nove anni di distanza, la sfida è – se possibile – ancor più affascinante: sarà la volta degli Stati Uniti, per i quarti di finale del World Group. Non ci sarà Pennetta, che non ha recuperato dall'operazione al polso di settembre: Barazzutti dovrà scegliere chi affiancare ad Errani, Vinci e Schiavone. Formazioni ufficiali attese per il 28-29 gennaio, con la possibilità concreta di vedere le sorelle Williams a Rimini. Nel frattempo Gilberto Fantini, presidente del Circolo Tennis Rimini che ospiterà gli allenamenti delle atlete, si dice soddisfatto di come stanno proseguendo i lavori di avvicinamento.
Gianluca Brasini, assessore allo sport di Rimini, sottolinea l'impegno profuso per portare questo evento in Romagna, ricordando l'intento di connotare con identità territoriale una manifestazione internazionale. La stessa vendita dei biglietti, almeno fino al 21 gennaio, si limiterà infatti ad abbonamenti-pacchetto da due giorni, investendo sul turismo di bassa stagione. Il sogno nel cassetto è organizzare un clinic tecnico con le protagoniste, ma il regolamento dell'ITF, come sottolinea anche Fantini, non lascia troppi spiragli in questa direzione.
Un colpaccio – riportare la Fed Cup a Rimini – messo a segno anche grazie ad Ernesto De Filippis, amministratore delegato del 105 Stadium ma anche conoscitore ed amante del tennis, che da anni organizza la “Grande Sfida” a Milano. L'obiettivo è chiaramente il tutto esaurito al Palazzetto dello Sport riminese, con un'organizzazione al limite della perfezione, rampa di lancio per impegni sportivi internazionali futuri.
Dal 25 gennaio inizieranno i lavori di allestimento del campo di gioco, indoor in terra rossa. Sarà poi montata una tribuna ulteriore per permettere una visuale ottimale degli incontri che porterà il 105 Stadium alla sua capienza massima, consentita della commissione di sicurezza: 5100 posti per assistere al grande spettacolo tra la selezione nazionale italiana e quella statunitense, con in palio un posto in semifinale di Fed Cup.
Luca Pelliccioni
Gianluca Brasini, assessore allo sport di Rimini, sottolinea l'impegno profuso per portare questo evento in Romagna, ricordando l'intento di connotare con identità territoriale una manifestazione internazionale. La stessa vendita dei biglietti, almeno fino al 21 gennaio, si limiterà infatti ad abbonamenti-pacchetto da due giorni, investendo sul turismo di bassa stagione. Il sogno nel cassetto è organizzare un clinic tecnico con le protagoniste, ma il regolamento dell'ITF, come sottolinea anche Fantini, non lascia troppi spiragli in questa direzione.
Un colpaccio – riportare la Fed Cup a Rimini – messo a segno anche grazie ad Ernesto De Filippis, amministratore delegato del 105 Stadium ma anche conoscitore ed amante del tennis, che da anni organizza la “Grande Sfida” a Milano. L'obiettivo è chiaramente il tutto esaurito al Palazzetto dello Sport riminese, con un'organizzazione al limite della perfezione, rampa di lancio per impegni sportivi internazionali futuri.
Dal 25 gennaio inizieranno i lavori di allestimento del campo di gioco, indoor in terra rossa. Sarà poi montata una tribuna ulteriore per permettere una visuale ottimale degli incontri che porterà il 105 Stadium alla sua capienza massima, consentita della commissione di sicurezza: 5100 posti per assistere al grande spettacolo tra la selezione nazionale italiana e quella statunitense, con in palio un posto in semifinale di Fed Cup.
Luca Pelliccioni
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