Un percorso ad anello di 350 km lungo le Alte Vie della Valle d'Aosta, con arrivo e partenza a Cogne – nel cuore del Parco del Gran Paradiso – e nel mezzo 25mila metri di dislivello positivo. Per i partecipanti la prima edizione del 4K Alpine Endurance Trail Valle d'Aosta è stata una sfida contro sé stessi prima ancora che contro gli avversari o, come si dice in questi casi, la natura. Gli atleti si sono infatti lanciati all'avventura in regime di semi – autosufficienza, dovendo gestire in maniera del tutto autonoma il loro sacco, unico alleato lungo la via. “Semi” perché in caso di necessità potevano sempre chiamare aiuto tramite il GPS, perché va bene che si tratta di sport estremi ma c'è un limite a tutto.
Per dare un'idea delle difficoltà della gara, dalla partenza sono passate più di 106 ore e al traguardo è arrivata solo una parte degli atleti. Tra gli uomini ha vinto l'altoatesino Peter Kienzl che ha completato il percorso in 82 ore 53' e 31”. Kienzl si è mantenuto davanti al gruppo fin dall'inizio, dando poi il via a una fuga quasi senza riposo – 30 minuti di sonno in 4 giorni – distanziando il resto della top ten dopo la tappa alla Base Vita di Ollomont. Secondo il valdostano Bruno Brumod, terzo il francese Yanni Bonanni. Podio tutto italiano invece tra le donne: a imporsi è stata Francesca Canepa in 98 ore 4' e 22”. Dietro di lei Patrizia Pensa e Giuliana Arrigoni.
RM
Per dare un'idea delle difficoltà della gara, dalla partenza sono passate più di 106 ore e al traguardo è arrivata solo una parte degli atleti. Tra gli uomini ha vinto l'altoatesino Peter Kienzl che ha completato il percorso in 82 ore 53' e 31”. Kienzl si è mantenuto davanti al gruppo fin dall'inizio, dando poi il via a una fuga quasi senza riposo – 30 minuti di sonno in 4 giorni – distanziando il resto della top ten dopo la tappa alla Base Vita di Ollomont. Secondo il valdostano Bruno Brumod, terzo il francese Yanni Bonanni. Podio tutto italiano invece tra le donne: a imporsi è stata Francesca Canepa in 98 ore 4' e 22”. Dietro di lei Patrizia Pensa e Giuliana Arrigoni.
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