Alex Rodriguez, 38enne asso del baseball americano e dei NY Yankees e lo sportivo in assoluto piu' pagato al mondo, con i suoi 32 milioni di dollari a stagione, squalificato per 211 partite dalla MLB per presunti reati di doping, e' sceso regolarmente in campo ieri notte contro al Cellular Field di Chicago contro i White Sox. Per lui e' stato il rientro in squadra visto che finora, in questa stagione, era stato fermo per infortunio. Ma i tifosi, sia quelli di Chicago che quelli della sua squadra, gli Yankees, non gli hanno risparmiato fischi e insulti per tutta la partita, finita 8-1 per i White Sox. Rodriguez, che puo' giocare in quanto ha fatto ricorso e quindi la sua squalifica partira' soltanto dopo il verdetto dell'Appello, non ha fatto dichiarazioni dopo la partita, mentre invece aveva parlato prima, spiegando che ''ora sto combattendo per la mia vita. Devo difendermi da me, altrimenti nessuno lo fara'. Comunque sono felice ed emozionato per essermi rimesso la casacca degli Yankees, mi sento come quando avevo 18 anni''. Gli e' stato chiesto se abbia mai fatto uso di sostanze proibite e ha risposto cosi': ''la mia vicenda deve ancora essere discussa nelle sedi competenti, e poi ne parleremo. Comunque e' il piu' duro combattimento della mia vita''. Nel motivare la squalifica, la piu' lunga nella storia della Mlb, il commissioner della lega Bud Zelig, precisando che ''non c'era nient'altro da fare'', aveva spiegato che Rodriguez e gli altri 12 giocatori squalificati (ognuno dei quali per 50 partite, fra cui i tre All Stars Nelson Cruz dei Texas Rangers, Everth Cabrera dei San Diego Padres e Jhonny Peralta dei Detroit Tigers) erano stati trovati in possesso o avevano comunque fatto uso di numerose sostanze proibite per migliorare le performance, fra le quali testosterone e l'ormone umano per la crescita. L'accusa, nata da un'inchiesta giornalistica, e' legata al caso Biogenesis, la clinica anti-eta' della Florida ormai chiusa che riforniva gli atleti di farmaci e prodotti dopanti. La squalifica, se confermata, potrebbe costare a Rodriguez fino a 36 milioni di dollari. L'asso degli Yankees non e' il primo grosso nome del baseball nordamericano che cade nella rete del doping. In precedenza era toccato al grande Barry Bonds, stella dei San Francisco Giants e uno dei migliori giocatori di ogni tempo. Venne coinvolto nella vicenda Balco, il laboratorio della California che riforniva atleti di varie discipline di sostanze proibite, nel suo caso steroidi sintetici ma in altri anche ormone della crescita. Nell'ambito di questa inchiesta penale, in cui lui inizialmente nego' tutto, fini' anche in carcere per ''intralcio alla giustizia''.
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