L'undicesima è la giornata di Davide: cadono tutte le Golia di Serie A, non sfugge alla mattanza Avellino che sul parquet del PalaDesio fallisce l'aggancio al secondo posto di Reggio Emilia e – da domenica – di Venezia.
Partenza a razzo di Cantù, che chiude il primo quarto sul 28-17 grazie soprattutto alla buona vena di JaJuan Johnson, che chiuderà con la bellezza di 35 punti a referto, frutto del 13/19 dal campo col 75% dall'arco, 6/6 in lunetta e 14 assist raccolti.
Fronte irpino non basta l'ispirazione di Joe Ragland, che ne mette 22 e guida la rimonta con 5 punti consecutivi per il 30-27; la Scandone completa il sorpasso in avvio di terzo quarto con il lay-up di Randolph. É però sempre Joe Ragland a griffare l'allungo verde, che raggiunge la doppia cifra di differenziale con l'ultimo canestro del terzo quarto, disastroso per l'attacco canturino che chiude con soli 9 punti prodotti.
Dieci quelli da amministrare in altrettanti minuti, per Avellino, che invece subisce l'inaspettata rimonta di Cantù: il parziale di 11-2 che apre l'ultimo quarto riporta i padroni di casa contatto. Ce ne sono 8 di JaJuan Johnson e una bomba di Pilepic; il granello che inceppa il meccanismo della squadra ospite, che si affida quasi esclusivamente a Joe Ragland.
Kyrylo Fesenko schiaccia il +4, Johnson rende pan per focaccia e i tre canestri sbagliati in serie dalla Sidigas permettono alla Red October di Waters e Darden, ma soprattutto JaJuan Johnson, di mettere le mani su un incontro quasi perso e che invece Cantù porta a casa con aggressività e fisicità: 75-74 il finale.
LP
Partenza a razzo di Cantù, che chiude il primo quarto sul 28-17 grazie soprattutto alla buona vena di JaJuan Johnson, che chiuderà con la bellezza di 35 punti a referto, frutto del 13/19 dal campo col 75% dall'arco, 6/6 in lunetta e 14 assist raccolti.
Fronte irpino non basta l'ispirazione di Joe Ragland, che ne mette 22 e guida la rimonta con 5 punti consecutivi per il 30-27; la Scandone completa il sorpasso in avvio di terzo quarto con il lay-up di Randolph. É però sempre Joe Ragland a griffare l'allungo verde, che raggiunge la doppia cifra di differenziale con l'ultimo canestro del terzo quarto, disastroso per l'attacco canturino che chiude con soli 9 punti prodotti.
Dieci quelli da amministrare in altrettanti minuti, per Avellino, che invece subisce l'inaspettata rimonta di Cantù: il parziale di 11-2 che apre l'ultimo quarto riporta i padroni di casa contatto. Ce ne sono 8 di JaJuan Johnson e una bomba di Pilepic; il granello che inceppa il meccanismo della squadra ospite, che si affida quasi esclusivamente a Joe Ragland.
Kyrylo Fesenko schiaccia il +4, Johnson rende pan per focaccia e i tre canestri sbagliati in serie dalla Sidigas permettono alla Red October di Waters e Darden, ma soprattutto JaJuan Johnson, di mettere le mani su un incontro quasi perso e che invece Cantù porta a casa con aggressività e fisicità: 75-74 il finale.
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