Quarantotto squadre in rappresentanza di 5 continenti. Numeri e tradizione stanno a dire come la Coppa Carnevale, che gli addetti ai lavori chiamano ancora romanticamente “Torneo di Viareggio”, sia la massima rassegna mondiale di calcio giovanile. Per il secondo anno consecutivo gli organizzatori hanno invitato la formazione Berretti del San Marino, riconoscimento ad una politica societaria e di federazione che va al di là dei risultati spiccioli ottenuti sul campo. Senza giovani, il calcio non ha futuro. Tanto che, ha ricordato il responsabile Marino Zanotti, quella biancoazzurra sarà l’unica squadra formata in prevalenza da ragazzi nati negli anni 88-89. Si comincia martedì prossimo alle 15 a Borgo Taro contro il Parma, altri impegni fissati per venerdì 17 e lunedì 20. Dal vicepresidente federale Ceccoli l’auspicio che l’esperienza possa formare giocatori futuribili in chiave nazionali, ma un giro al Viareggio è comunque un tuffo in una favola che a distanza di anni può essere raccontanta. Lo ha fatto Werther Cornieti, arbitro dell’incontro nel quale un certo Roby Baggio (futuro divin codino) riassaggiò il campo dopo l’intervento al ginocchio. Obiettivo: giocarsela. Il tecnico Cinquetti non vuole un San Marino schierato sulla Maginot a difesa del risultato, ma un atteggiamento propositivo e responsabile. Se arriva qualche gol non importa, la parola d’ordine è prospettiva. La stessa nella quale ragiona Germano De Biagi, che sogna in tempi brevi anche una formazione primavera. Ma prima bisognerà trovare i campi per farla allenare 'visto che a San Marino –tuona De Biagi- manca la volontà politica per costruirli'.
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