Capolinea Martina Franca. Si ferma alla stazione pugliese il sogno C1 del San Marino calcio.
Il goal beffa dell’ex Vito Di Bari certifica una retrocessione di una squadra mai in grado di dare l’impressione di poter ribaltare un destino già scritto subito dopo la gara persa in casa con il Giulianova. Il pareggio di Ligori non ha cambiato l’inerzia di un incontro ancora una volta giocato a ritmi blandi nonostante le intenzioni e i proclami della vigilia dei giocatori che avevano garantito un San Marino corsaro a Martina.
Retrocede la società che ora deve dare segnali forti, retrocedono i giocatori i quali macchiano il loro curriculum pesantemente, retrocede Walter Nicoletti che non ha saputo nonostante i tanti sforzi inculcare alla squadra la mentalità vincente. Ieri per il tecnico di Santarcangelo l’ultima partita sulla panchina del San Marino.
Una categoria, la C1, arrivata due anni fa grazie al ripescaggio, poi difesa con i denti ai play out lo scorso anno. Sembrava che i dirigenti avessero capito come affrontare un campionato di così alto livello, ed invece un sequela di errori ha condotto il San Marino dritto dritto in C2.
Il goal beffa dell’ex Vito Di Bari certifica una retrocessione di una squadra mai in grado di dare l’impressione di poter ribaltare un destino già scritto subito dopo la gara persa in casa con il Giulianova. Il pareggio di Ligori non ha cambiato l’inerzia di un incontro ancora una volta giocato a ritmi blandi nonostante le intenzioni e i proclami della vigilia dei giocatori che avevano garantito un San Marino corsaro a Martina.
Retrocede la società che ora deve dare segnali forti, retrocedono i giocatori i quali macchiano il loro curriculum pesantemente, retrocede Walter Nicoletti che non ha saputo nonostante i tanti sforzi inculcare alla squadra la mentalità vincente. Ieri per il tecnico di Santarcangelo l’ultima partita sulla panchina del San Marino.
Una categoria, la C1, arrivata due anni fa grazie al ripescaggio, poi difesa con i denti ai play out lo scorso anno. Sembrava che i dirigenti avessero capito come affrontare un campionato di così alto livello, ed invece un sequela di errori ha condotto il San Marino dritto dritto in C2.
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