Dove finisce, il sogno, non è dato saperlo. Intanto non finisce stasera. Perché con 66 punti il Cesena centra i play off. E lo fa sotto una cappa di caldo infernale a spese di un Verona sazio, ma non rassegnato. Lo fa sciupando e soffrendo con le radioline che sputano di tutto e i conti un po’ tornano e un po’ no. Di Bernacci il primo sussulto: la conclusione è una cosa atroce. Ma l’Arezzo è già in vantaggio e allora il Cesena spinge sul gas. Mischia furibonda in area scaligera, Papa Waigo non inquadra la porta: questione di centimetri. Il Manuzzi esplode di gioia vera al minuto 28. Lob di Salvetti, Bernacci è in anticipo su quell’aratro di Bonomi. Gava è in posizione e indica il dischetto della speranza. Salvetti manda Van Strattan dalla parte di là e iscrive i suoi ai play off. Parlare di partita in ghiaccio a 33 gradi fa ridere, ma la testa di Bernacci avrebbe meritato il raddoppio della sicurezza. E invece quasi dal nulla spunta il pari ospite: come Tutolo che aggira un disattento Biserni e lobba Turci. La rabbia produce due strappi da infarto. Contropiedaccio con piedino salvatutto tra Bernacci e il Papa e ancora il Papa, questa volta imperdonabilmente a farfalle sull’ennesimo cioccolatino del capitano. Intervallo a far di conto e al pronti via la Romagna rivede gli spareggi. Ancora l’onnipresente Salvetti ad armare un inserimento di Ciaramitaro: difesa veronese con telo da mare in spalla e nuovo, definitivo vantaggio. Il caldo pietrifica muscoli e cervello, le squadre si allungano e si approssimano. Ma pure la mira non è esente da stress. Ciaramitaro un po’ così sulla bella cosa del Papa. Di là mezzo coccolone per una incursione di Pulzetti e coccolone intero per Ficagna, che ha riassaggiato il campo dopo un paio di mesi e arrende dopo dieci minuti. Pare non sia nulla, pare. Pare anche che il Verona voglia rovinare la festa, guai se Rantier avesse scelto la botta secca. Piccoli dall’altra parte ha sostituito il Papa e non riesce nell’operazione tap in, mentre a tempo scaduto le mani di Gigi Turci respingono tutta Arezzo, che tifava per questa inzuccata di Rantier. Per qualcuno è già il supermassimo, il portiere allontana i bilanci.
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