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Cesena-Rimini 1-1

25 nov 2006
Lo stadio Manuzzi di Cesena
Lo stadio Manuzzi di Cesena
Si chiude con un pareggio il derby di Romagna, che ha portato sugli spalti del Manuzzi 16mila tifosi. E’ vantaggio bianconero al 15’ del primo tempo: segna Salvetti su calcio di rigore (assegnato dopo il fallo di Porchia – ammonito – su Pellè). L’espulsione di Porchia (al 26’ per doppio cartellino giallo) lascia il Rimini in inferiorità numerica, ma i biancorossi riescono comunque a trovare l’occasione del gol, al 20’ della ripresa, con un colpo di testa di Jeda.

Derby di Romagna: la cronaca e il commento
Ci sono quelli ai quali, conti alla mano, mancano un gol e un rigore e che raccontano che il derby glielo hanno rubato. E ci sono quelli che non hanno mollato mai e che hanno tremato, ma alla fine hanno pareggiato e raccontano che è giusto così. Ogni derby ha i suoi risvolti; mai però, come ieri, la Straromagna ha vissuto su equilibri nervosi, palpabili e ad un certo punto anche tutte le convinzioni della vigilia sono andate in soffitta. Per un tempo almeno, quando il Cesena ha giocato da Rimini, facendo la partita e muovendo meglio la palla: con l’uomo in più, certo, perché Porchia ha rimediato due gialli in pochi minuti e ha lasciato in dieci i suoi. Un’espulsione giusta, che ha aiutato Acori ad aggiustare una squadra troppo sfilacciata all’inizio e troppo debole nel pacchetto centrale. Diagao ci può stare accanto a Milone o Peccarisi, per Porchia forse una giornataccia, ma il sospetto è che la serie B non sia cosa sua. Il Cesena da Rimini e il Rimini da Cesena in un certo senso. Certo che all’intervallo i bianconeri ci vanno col fegato grosso. Il raddoppio di Pellè è annullato per un falletto di partenza e una invenzione di Messina, sulla quale val la pena ritornare. L’assistente segnala un fuorigioco di Salvetti, l’arbitro fa continuare, Milone va a muro. Per Messina è solo rimessa dal fondo, poi succede il finimondo, allora l’arbitro si toglie dall’impiccio segnalando il fuorigioco di un minuto prima.
Nella ripresa è un altro discorso. Dopo che l’infortunio ha tolto di mezzo Salvetti, il Cesena ha spento la luce. E allora da questo punto di vista, un Rimini abile e furbo a restare in partita fin lì ha pure meritato di pareggiare. Perché il gol di Jeda non è un furto. E’ il risultato di una combinazione di logica ed eventi. Bravo a resistere nella tempesta, bravo a rialzare la testa. Questa è la maturità che potrebbe portare lontano la squadra di Acori. Alla fine, è 1-1 magro da una parte e grasso dall’altra. E all’uscita ci scappa pure qualche schiaffo di qua e di là. Gli idioti non hanno bandiera, e menare le mani, forse, dà un senso alla loro povera esistenza.

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