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Ciclismo: Nibali verso il mito Pantani

20 lug 2014
Ciclismo: Nibali verso il mito PantaniCiclismo: Nibali verso il mito Pantani
Ciclismo: Nibali verso il mito Pantani - Vincenzo Nibali sta dominado il Tour de France. Il corridore dell'Astana potrebbe essere il primo it...
A distanza di 16 anni l'Italia si riscopre grande protagonista al Tour de France. Dopo anni di delusioni divise tra imprese mancate e vittorie cancellate, con ben nove edizioni revocate, il vento del cambiamento passa per lo stretto di Messina, dove nasce e cresce la passione per la bici di Vincenzo Nibali. L'uomo della rinascita del ciclismo italiano, l'unico insieme a Felice Gimondi capace di salire sul podio delle tre gare a tappe più famose del mondo. La Vuelta 2010 l'ha fatto conoscere un po' a tutti, il terzo posto al Tour 2012 è stato il primo assaggio di un corridore definitivamente consacrato con la vittoria al Giro 2013. Per l'Olimpo del ciclismo manca una sola e unica maglia, quella gialla del Tour. Quella che il corridore siciliano si è preso alla seconda tappa sulle strade inglesi. Nibali l'ha tenuta stretta anche quando Contador ha provato a toglierla, anche perché alla fine il giallo, nessun si offenderà per questo, è l'obiettivo di tutti, ma per pochi, anche quando vesti il tricolore di campione d'Italia. Sì, quello conquistato al Trofeo Melinda, unica vittoria del messinese prima dell'inizio del Tour, quando anche la sua squadra, l'Astana, quasi quasi, non credeva nel suo corridore, con tanto di lettera di richiamo da parte dei vertici, a causa della sua scarsa rendita nella prima parte di stagione. Punti di vista si potrebbe dire. O magari vera e propria strategia, quella del corridore vero e completo. Il ciclismo è cambiato, lo sa bene anche Nibali, pensare alla accoppiata Giro e Tour è stata impresa per pochi in passato. Marco Pantani l'ultimo a riuscirci nel 1998, poi il nulla, fatta eccezione per la doppietta Tour/Vuelta di Contador nel 2008. Il Tour 2014 parla italiano grazie a Vincenzo Nibali che dopo aver perso la maglia alla nona tappa e andato a riprendersela nella frazione successiva, per poi cucirsela addosso sulle Alpi. Vittoria di tappa, la terza, e primato consolidato in classifica. La maglia gialla che attacca e non difende, immagini di un ciclismo che sembrava scomparso e che invece esiste ancora. Sacrificio e sudore, bonne chance Nibalì, Parigi non è più così lontana.

Elia Gorini

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