Vince ma non stravince. Ma al “Re della velocità” in questo momento interessa solo tagliare il traguardo davanti a tutti e così è stato anche al Luis II. Bolt mantiene l'imbattibilità che dura da 1505 giorni e si prepara per salutare tutti tra 15 giorni a Londra. Il prossimo 5 agosto sarà l'ultima di uno degli atleti o forse l'atleta più forte di tutti i tempi. 9.95 davanti all'americano Young anche lui sotto i 10, 9.98. Bolt un po' meno Bolt rispetto al 9.58 stabilito a Berlino il 16 agosto 2009, ma è pur sempre lui a mettere tutti in fila anche se la falcata resta elegante ma è meno prepotente. Spettacolare nel finale la gara dei 1500 metri uomini, con il derby tra i due keniani vinto da Manangoi, 3.28.80 miglior prestazione stagionale, capace di bruciare negli ultimi 200 metri il connazionale Cheruiyot, più staccato Kwemoi a completare la tripletta del Kenya sui 1500. Bella gara anche nei 400 metri uomini con il Sud Africano Van Niekerk a sprintare davanti ai due rappresentanti del Botswana. 43.73 buon tempo per lui, ma lontano dal record del mondo fissato dallo stesso sudafricano il 14 agosto 2016 a Rio de Janeiro in 43.03. Negli 800 femminili c'è sempre una sola donna al comando e inarrivabile: Semenya Caster non ha avversarie e chiude in 1.55.27 nuovo record della Diamond League che apparteneva sempre alla sudafricana, abbassato a Montecarlo di 5 decimi. Vola a 2.05 Mariya Lasitskene, la Russa si conferma a grandi livelli nel salto in alto
L.G
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