Tutti ad aspettare Jansrud e a sperare in Dominik Paris, ma a prendersi la testa del podio di Beaver Creek nella spettacolare ed emozionante Birds of Prey è stato – a sorpresa – Patrick Kueng, discesista elvetico alla prima medaglia iridata e subito del metallo più prezioso.
Il 31enne velocista rossocrociato vince una gara all'anno da due anni: lo slalom gigante proprio in Colorado nel 2013 e la discesa libera di Wengen l'anno passato sono le uniche gioie in Coppa del Mondo. Il terzo successo in carriera, invece, gli consente di entrare nella storia, in quella dei mondiali di sci alpino, della quale da ieri fa ufficialmente parte alla voce “vincitori”.
Una grande discesa, che per diventare favolosa ha dovuto anche registrare le stecche dei big favoriti alla vigilia: uno su tutti è il norvegese Jansrud, dominatore della velocità in Coppa del Mondo ed abbondantemente fuori dal podio con il 15° crono assoluto. Peggio di lui – e non era facile – i jet men italiani: finiscono addirittura 25° e 26° Dominik Paris e Christof Innerhofer. Più staccati Marsaglie ed Heel.
Sul podio anche un altro svizzero: si tratta di Beat Feuz, che si prende il bronzo a 31 centesimi dal connazionale ed appena 7 dal californiano Travis Ganong, vice campione del mondo in discesa libera davanti al suo pubblico.
LP
Il 31enne velocista rossocrociato vince una gara all'anno da due anni: lo slalom gigante proprio in Colorado nel 2013 e la discesa libera di Wengen l'anno passato sono le uniche gioie in Coppa del Mondo. Il terzo successo in carriera, invece, gli consente di entrare nella storia, in quella dei mondiali di sci alpino, della quale da ieri fa ufficialmente parte alla voce “vincitori”.
Una grande discesa, che per diventare favolosa ha dovuto anche registrare le stecche dei big favoriti alla vigilia: uno su tutti è il norvegese Jansrud, dominatore della velocità in Coppa del Mondo ed abbondantemente fuori dal podio con il 15° crono assoluto. Peggio di lui – e non era facile – i jet men italiani: finiscono addirittura 25° e 26° Dominik Paris e Christof Innerhofer. Più staccati Marsaglie ed Heel.
Sul podio anche un altro svizzero: si tratta di Beat Feuz, che si prende il bronzo a 31 centesimi dal connazionale ed appena 7 dal californiano Travis Ganong, vice campione del mondo in discesa libera davanti al suo pubblico.
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