Domenica 29 gennaio gli incidenti provocati dagli ultras del Ravenna. Scene mai viste a San Marino, per una partita di calcio. Ieri sera ancora una tifoseria turbolenta, quella della Sambenedettese. Fumogeni sono stati lanciati in campo vicino ai calciatori e l’arbitro costretto a sospendere l’incontro, pochi secondi dopo aver fischiato l’inizio. Durante la partita altri fumogeni sono stati lanciati dalla tribuna ospiti. Uno ha concluso la sua parabola finendo addosso al comandante Zechini, un altro sfiorando al volto un milite. Tra canti, scoppi di petardoni e fumogeni arriva il 90esimo. Gli ultras della Sambenedettese si sono portati verso il lato della tribuna, che sovrasta gli spogliatoi. In quel punto non c’è sufficiente protezione, in altezza, nulla quindi ha impedito il lancio di oggetti verso chi si trovava al di sotto. I calciatori, a fatica, dribblando gli oggetti che cadevano dall’alto, sono riusciti a portarsi al coperto e al sicuro, negli spogliatoi. Per fortuna nessuno ne è uscito ferito. Prima di lasciare San Marino, i tifosi ospiti hanno infierito sulla tribuna con atti vandalici. Divelti oltre 60 sedili, appiccati piccoli incendi in vari punti degli spalti. La Sambenedettese dovrà pagare i danni ed anche una multa di 3.250 euro, decisi dal giudice sportivo. Un bollettino degno di una serata di guerriglia urbana, più che di una partita di calcio. “E’ una cosa indecente – commenta il comandante della Gendarmeria Achille Zechini – lo stadio non è sicuro e se non vengono poste in essere le misure che abbiamo richiesto, prospetterò la possibilità che il San Marino Calcio e la nazionale non possano più giocare all’Olimpico”. Misure di sicurezza che il Comandante ha richiesto fin dallo scorso agosto e che ha sollecitato diverse altre volte. L’ultima appena una settimana fa, dopo la partita col Ravenna: “Servono protezioni in altezza, sul lato della tribuna che si affaccia sugli spogliatoi – ribadisce il comandante Zechini -. Inoltre – aggiunge – vanno rimosse tutte le macerie che si trovano nelle vicinanze delle tribune perché possono essere utilizzate come oggetti contundenti da lanciare. Gli interventi che chiediamo - conclude Zechini - si posso realizzare in due giorni. Ma il Cons non mette in pratica le nostre osservazioni. Se prima o poi qualcuno si farà male davvero, ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità”.
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