Nella tana del Galatasaray, Milano sfiora il successo scaccia-crisi nonostante un primo tempo regalato, salvo poi cedere 83-80 e incassare la quinta sconfitta europea di fila. Nonché l'aggancio dell'ormai ex fanalino di coda Gala, che alla prima sirena è avanti di sette e, a metà secondo quarto, porta il distacco in doppia cifra con la bomba di un Micov da 23 punti totali. Sanders dimezza il passivo mettendone cinque consecutivi, ma proprio allo scadere della frazione l'appoggio di Schilb – secondo bomber turco a quota 17 – ristabilisce il +11.
Quando Diebler cala il +15 l'Olimpia sembra morta, invece si alza e inizia a segnare. Dall'arco Hickman piazza il -3, punteggio sul quale si va all'ultimo periodo. Nel quale Milano trova prima il pari – altra tripla di Hickman – e poi il +1, con Sanders che va da fuori portando a 18 il suo score. Il Gala risponde con l'asse ex Cantù: Micov trova il ferro, Tyus – che chiude a 14 – schiaccia il rimbalzo del contro-sorpasso. Quindi tiro sbagliato di Sanders, due liberi a segno di Micov e tentativo della disperazione di Kalnietis che si infrange sul tabellone: si chiude così un match che per l'Olimpia sa di occasione gettata al vento, visto il per niente proibitivo avversario.
E ora l'aspetta il Panathinaikos, altalenante ma in grado di strapazzare 81-70 un Fenerbahce reduce da quattro vittorie. Trascinati da un Calathes da 16 punti, 11 assist e 34 di valutazione, i verdi scappano col 13-0 che, nel secondo quarto, li porta a +15. Il Fener però ha un Nunnally forza 21 e risale fino a -4, prima che Nichols – 14 pure per lui – e Bourousis scavino un altro solco a due cifre che i turchi non colmano più.
La caduta dei gialloneri fa il gioco del CSKA Mosca, che batte 92-76 il Barcellona e trova l'11° successo in 12 gare, staccando di sei lunghezze il gruppone di seconde. Il solito Teodosic – 16 punti e 11 assist – dispensa meraviglie, con Higgins che ringrazia e ne fa 23. Al primo intervallo è +13 CSKA, poi il Barca – guidato da un Claver forza 17 – ha un moto d'orgoglio e, con la tripla di Doellmann, si porta addirittura avanti. Quindi Teodosic si rimette a dispensare chicche e dasvidania a tutti.
RM
Quando Diebler cala il +15 l'Olimpia sembra morta, invece si alza e inizia a segnare. Dall'arco Hickman piazza il -3, punteggio sul quale si va all'ultimo periodo. Nel quale Milano trova prima il pari – altra tripla di Hickman – e poi il +1, con Sanders che va da fuori portando a 18 il suo score. Il Gala risponde con l'asse ex Cantù: Micov trova il ferro, Tyus – che chiude a 14 – schiaccia il rimbalzo del contro-sorpasso. Quindi tiro sbagliato di Sanders, due liberi a segno di Micov e tentativo della disperazione di Kalnietis che si infrange sul tabellone: si chiude così un match che per l'Olimpia sa di occasione gettata al vento, visto il per niente proibitivo avversario.
E ora l'aspetta il Panathinaikos, altalenante ma in grado di strapazzare 81-70 un Fenerbahce reduce da quattro vittorie. Trascinati da un Calathes da 16 punti, 11 assist e 34 di valutazione, i verdi scappano col 13-0 che, nel secondo quarto, li porta a +15. Il Fener però ha un Nunnally forza 21 e risale fino a -4, prima che Nichols – 14 pure per lui – e Bourousis scavino un altro solco a due cifre che i turchi non colmano più.
La caduta dei gialloneri fa il gioco del CSKA Mosca, che batte 92-76 il Barcellona e trova l'11° successo in 12 gare, staccando di sei lunghezze il gruppone di seconde. Il solito Teodosic – 16 punti e 11 assist – dispensa meraviglie, con Higgins che ringrazia e ne fa 23. Al primo intervallo è +13 CSKA, poi il Barca – guidato da un Claver forza 17 – ha un moto d'orgoglio e, con la tripla di Doellmann, si porta addirittura avanti. Quindi Teodosic si rimette a dispensare chicche e dasvidania a tutti.
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