Piazzamenti di regular season alla mano Panathinaikos-Fenerbache è il quarto di Eurolega più equilibrato, e infatti già in Gara 1 arriva la sorpresa: all'Oaka Arena finisce 58-71 per i turchi di Obradovic, che ironia della sorte si è consacrato tra i migliori allenatori d'Europa grazie alle cinque Euroleghe vinte coi verdi di Atene.
Un match dai mille volti che si rivela pazzo fin dall'inizio: Fener subito sul 6-16 grazie alla vena di Kalinic e Bogdanovic e alle schiacciate in taglio di Vesely, poi Pascual inizia a rimescolare il quintetto e pesca le matte Rivers e James, 30 punti in due e principali fautori della rimonta del Pana. Il 9-0 che vale il -1 del 10° è l'antipasto di un secondo quarto da 27 punti, che permette ai verdi di andare al riposo lungo avanti di 14.
E qui, per l'ennesima volta, il vento cambia: Obradovic ordina maggiore aggressività e i suoi si mettono in riga sfoderando un'intensità difensiva che spezza le ali al Panathinaikos, costretto a prendersi tanti tiri difficili e dunque indotto a sbagliare parecchio. Il Fenerbahce ringrazia con un 14-0 nel quale spiccano Bogdanovic - 23 totali e 35 di valutazione – e Kalinic, che chiude a 16 e in avvio di ultimo quarto piazza la tripla del sorpasso. Da lì in poi è una passeggiata verso il +13 finale che permette ai turchi di ribaltare il fattore campo.
Impresa sfiorata pure dal Baskonia, che mette paura al CSKA Mosca salvo poi cedere 98-90. Il +10 russo del 30° sa di pietra tombale di un match nel quale l'ottimo Voigtmann pare non bastare ai baschi. Con la vittoria apparentemente in tasca il CSKA abbassa la guardia e Larkin, sin lì azzerato dai lunghi avversari, sente sciogliersi le catene: il play inizia così a bombardare dall'arco, regalando ai suoi un insperato sorpasso grazie a 15 dei suoi 17 punti. A 2' dalla fine è 88-90 Baskonia, che però ha esaurito la benzina e china il capo innanzi al 10-0 russo firmato Teodosic -bomber dei suoi con 22 punti – De Colo – che pur frenato dai falli ne mette 17 – e Augustine, decisivo dietro con 4 stoppate e 6 rimbalzi.
RM
Un match dai mille volti che si rivela pazzo fin dall'inizio: Fener subito sul 6-16 grazie alla vena di Kalinic e Bogdanovic e alle schiacciate in taglio di Vesely, poi Pascual inizia a rimescolare il quintetto e pesca le matte Rivers e James, 30 punti in due e principali fautori della rimonta del Pana. Il 9-0 che vale il -1 del 10° è l'antipasto di un secondo quarto da 27 punti, che permette ai verdi di andare al riposo lungo avanti di 14.
E qui, per l'ennesima volta, il vento cambia: Obradovic ordina maggiore aggressività e i suoi si mettono in riga sfoderando un'intensità difensiva che spezza le ali al Panathinaikos, costretto a prendersi tanti tiri difficili e dunque indotto a sbagliare parecchio. Il Fenerbahce ringrazia con un 14-0 nel quale spiccano Bogdanovic - 23 totali e 35 di valutazione – e Kalinic, che chiude a 16 e in avvio di ultimo quarto piazza la tripla del sorpasso. Da lì in poi è una passeggiata verso il +13 finale che permette ai turchi di ribaltare il fattore campo.
Impresa sfiorata pure dal Baskonia, che mette paura al CSKA Mosca salvo poi cedere 98-90. Il +10 russo del 30° sa di pietra tombale di un match nel quale l'ottimo Voigtmann pare non bastare ai baschi. Con la vittoria apparentemente in tasca il CSKA abbassa la guardia e Larkin, sin lì azzerato dai lunghi avversari, sente sciogliersi le catene: il play inizia così a bombardare dall'arco, regalando ai suoi un insperato sorpasso grazie a 15 dei suoi 17 punti. A 2' dalla fine è 88-90 Baskonia, che però ha esaurito la benzina e china il capo innanzi al 10-0 russo firmato Teodosic -bomber dei suoi con 22 punti – De Colo – che pur frenato dai falli ne mette 17 – e Augustine, decisivo dietro con 4 stoppate e 6 rimbalzi.
RM
Riproduzione riservata ©