Dopo le salite del Gran Sasso e il giorno di riposo tutti s'aspettano una ripresa tranquilla. E invece ecco che la decima tappa - 244 km da Penne a Gualdo Tadino – si rivela come una delle più belle del Giro d'Italia in corso. A imporsi è lo sloveno della Bahrain Matej Mohoric, autore di uno spettacolare duello col tedesco Denz risoltosi per questione di centimetri dopo una ventina di km di lotta serrata.
Tappa per velocisti ma con sviluppi importanti anche per la generale, vista la definitiva uscita di scena di Esteban Chaves. Fino a poche ore fa secondo in classifica con 32” di ritardo, il colombiano accusa un problema respiratorio già alla prima salita, perde subito terreno e chiude a 25' dalla Maglia Rosa Yates. Che si conferma in formissima e consolida ulteriormente il primato, a prescindere dai dolori del compagno di squadra. Il britannico si prende il traguardo volante di Sarnano e, in virtù dell'abbuono, rosicchia altri 3” a Dumoulin, ora primo inseguitore a 41”. Pinot è a 46” e sbarca sul podio, segue Pozzovivo a 1' spaccato.
Tappa bagnata e fortunata, in termini di spettacolo. Tanti i corridori ad alternarsi in testa: il primo allungo a 17 si risolve con una breve fuga di Martin e Neilands, ripresi dal gruppo giusto in tempo per regalare a Yates la passerella sarnanese. Seguono 60 km di pedalata in solitaria di Frapporti, dopodiché inizia lo show di Mohoric. Lo sloveno – accompagnato da Villella – raggiunge e sorpassa l'azzurro dell'Androni sull'ultimo GPM di Annifo, per poi sfruttare le sue doti di discesista per prendere margine. Riuscendo a staccare Villella ma non Denz, che nel frattempo s'è unito alla compagnia. Il tedesco gli resta francobollato e negli ultimi metri prova pure a fargli lo scherzetto, Mohoric però è sull'attenti e resiste, trovando la sua prima vittoria al Giro. 34” dopo arriva anche Sam Bennett, che si porta dietro tutto il gruppone dei big. Compresi Dumoulin, per nulla frenato da una foratura senza conseguenze, e il sempre più protagonista Yates.
RM
Tappa per velocisti ma con sviluppi importanti anche per la generale, vista la definitiva uscita di scena di Esteban Chaves. Fino a poche ore fa secondo in classifica con 32” di ritardo, il colombiano accusa un problema respiratorio già alla prima salita, perde subito terreno e chiude a 25' dalla Maglia Rosa Yates. Che si conferma in formissima e consolida ulteriormente il primato, a prescindere dai dolori del compagno di squadra. Il britannico si prende il traguardo volante di Sarnano e, in virtù dell'abbuono, rosicchia altri 3” a Dumoulin, ora primo inseguitore a 41”. Pinot è a 46” e sbarca sul podio, segue Pozzovivo a 1' spaccato.
Tappa bagnata e fortunata, in termini di spettacolo. Tanti i corridori ad alternarsi in testa: il primo allungo a 17 si risolve con una breve fuga di Martin e Neilands, ripresi dal gruppo giusto in tempo per regalare a Yates la passerella sarnanese. Seguono 60 km di pedalata in solitaria di Frapporti, dopodiché inizia lo show di Mohoric. Lo sloveno – accompagnato da Villella – raggiunge e sorpassa l'azzurro dell'Androni sull'ultimo GPM di Annifo, per poi sfruttare le sue doti di discesista per prendere margine. Riuscendo a staccare Villella ma non Denz, che nel frattempo s'è unito alla compagnia. Il tedesco gli resta francobollato e negli ultimi metri prova pure a fargli lo scherzetto, Mohoric però è sull'attenti e resiste, trovando la sua prima vittoria al Giro. 34” dopo arriva anche Sam Bennett, che si porta dietro tutto il gruppone dei big. Compresi Dumoulin, per nulla frenato da una foratura senza conseguenze, e il sempre più protagonista Yates.
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