Voleva guadagnare secondi su Dumoulin e così ha fatto: Simon Yates non si accontenta di vestire la maglia ma si porta a casa anche la tappa. Decisivo lo scatto a un kilometro e mezzo dal traguardo di Osimo che gli permette di conquistare la seconda vittoria in questo Giro. Una tappa vivace, corsa ad una media molto alta e con un finale sul pavè da classica del nord. In una giornata dedicata alla memoria di Michele Scarponi, con la carovana che passa per le strade di casa del campione marchigiano, niente da fare per il suo grande amico e compagno di squadra Luis Leon Sanchez che si deve accontentare di passare per primo sotto il traguardo volante di Filottrano. Lo spagnolo era andato in fuga insieme ad altri quattro ciclisti, ma la loro azione viene sempre tenuta sotto controllo dal gruppo che non gli concede più di tre minuti e mezzo di vantaggio fino a riprenderli ai meno 5 dall’arrivo. Sull’ultimo strappo al 16% Yates piazza l’allungo decisivo che gli permette di andare a vincere in solitaria. Bene Dumoulin che, in una tappa non adatta alle sue caratteristiche, è secondo riuscendo a limitare i danni e perdere solo 6 secondi nella generale. L’olandese ora ha 47 secondi di ritardo. Aru è decimo al traguardo a 21 secondi, Froome finsice a più di 40.
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