Vendicato il riscatto: per il terzo anno consecutivo lo Scudetto del baseball italiano è una cosa a due tra Bologna e Rimini, una volta di più il detentore del titolo non riesce a confermarsi sul trono d'Italia.
Un tricolore decisamente speciale per la Fortitudo, perché è quello che vale la stella: il decimo acuto nazionale è il primo del manager Lele Frignani, esordiente nell'IBL in questo ruolo. L'ultima volta ci riuscì Corradi a Parma, ormai 20 anni fa.
A mischiare le carte di una serie finale che Bologna ha meritatamente vinto, l'incognita maltempo. Gara6 slitta dal sabato alla domenica, ma non è che ieri sia andata tanto meglio: si parte alle 20:30, si finisce a due terzi di gara. Gli arbitri omologano la sfida sul 2-0 maturato dopo 6 inning per impraticabilità del Gianni Falchi.
La vittoria decisiva arriva così e molti sono quelli che si chiedono se le regole non debbano essere riviste. In fondo ieri sera si è assegnato un titolo e non poterselo giocare fino in fondo, per Rimini, è un amaro boccone da mandare giù.
La cronaca della partita vede il cuscino di casa base inviolato nei primi tre inning – cosa mai successa in una finale. Nell'attacco seguente la Fortitudo la sblocca con una valida a sinistra di Marval e successivo balk chiamato ad Hernandez che va in confusione, concedendo base ball. A portare a casa il 2-0 ci pensa Vaglio con un doppio sul conto di 0 ball e 2 strike.
Una bomba d'acqua al terzo costringe l'arbitro Filippi a mandare tutti nei dugout e per un paio d'ore non ci sono le condizioni per riprendere a giocare. Con l'aiuto di numerosi tifosi il diamante torna praticabile e a mezzanotte si riparte con Rivero e Padron sul monte di lancio, ma la sfida dura appena altre 8 eliminazioni: il tempo necessario per un secondo acquazzone che – nonostante un ulteriore tentativo di rimessa in sesto del Gianni Falchi – chiude la contesa, ponendo la parola fine sulle Italian Baseball Series 2016.
Le modalità non saranno quelle sognate, ma Bologna è campione d'Italia per la decima volta.
LP
Un tricolore decisamente speciale per la Fortitudo, perché è quello che vale la stella: il decimo acuto nazionale è il primo del manager Lele Frignani, esordiente nell'IBL in questo ruolo. L'ultima volta ci riuscì Corradi a Parma, ormai 20 anni fa.
A mischiare le carte di una serie finale che Bologna ha meritatamente vinto, l'incognita maltempo. Gara6 slitta dal sabato alla domenica, ma non è che ieri sia andata tanto meglio: si parte alle 20:30, si finisce a due terzi di gara. Gli arbitri omologano la sfida sul 2-0 maturato dopo 6 inning per impraticabilità del Gianni Falchi.
La vittoria decisiva arriva così e molti sono quelli che si chiedono se le regole non debbano essere riviste. In fondo ieri sera si è assegnato un titolo e non poterselo giocare fino in fondo, per Rimini, è un amaro boccone da mandare giù.
La cronaca della partita vede il cuscino di casa base inviolato nei primi tre inning – cosa mai successa in una finale. Nell'attacco seguente la Fortitudo la sblocca con una valida a sinistra di Marval e successivo balk chiamato ad Hernandez che va in confusione, concedendo base ball. A portare a casa il 2-0 ci pensa Vaglio con un doppio sul conto di 0 ball e 2 strike.
Una bomba d'acqua al terzo costringe l'arbitro Filippi a mandare tutti nei dugout e per un paio d'ore non ci sono le condizioni per riprendere a giocare. Con l'aiuto di numerosi tifosi il diamante torna praticabile e a mezzanotte si riparte con Rivero e Padron sul monte di lancio, ma la sfida dura appena altre 8 eliminazioni: il tempo necessario per un secondo acquazzone che – nonostante un ulteriore tentativo di rimessa in sesto del Gianni Falchi – chiude la contesa, ponendo la parola fine sulle Italian Baseball Series 2016.
Le modalità non saranno quelle sognate, ma Bologna è campione d'Italia per la decima volta.
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