Riecco Roger Federer: lo spolvero del campione, la grinta del fuoriclasse. Bravo soprattutto a gestire i nervi che nella sfida contro il suo incubo tennistico, all’anagrafe Rafa Nadal, sono sempre sul punto di creparsi. Partita ritardata di 3 ore e mezza causa pioggia e la tensione sale alle stelle, cresce l’attesa per vedere quelli che fino a qualche anno fa gestivano a piacimento Slam e Master Series ed oggi sono relegati a comprimari di un tennis quanto mai balcanico, serbo, Djokovic. Il finale premia lo svizzero che si impone per 6-3 6-4, miglior sintesi di una partita mai in discussione.
Dicevamo Djokovic: impossibile forse ripetere immediatamente la cavalcata dello scorso anno, considerato anche il quinto Slam in programma chiamato Olimpiade che riveste sempre un fascino particolare. Allora da qualche parte la coperta è più corta. Ma non tradisca la sconfitta, perché Nole è rimasto nel match fino all’ultima pallina cedendo al tie-break del terzo contro Isner, uno dei migliori servizi del world circuit. E su superfici rapide come quella di Indian Wells l’idolo di casa va a nozze (20 ace contro un ottimo giocatore di risposta come il serbo). Termina 7-6, 3-6, 7-6 in favore dello statunitense che guadagna così la sua prima finale Master balzando virtualmente nella top ten mondiale. L’appuntamento in finale è con il simbolo di questo sport: Federer versus Isner, come direbbero oltreoceano.
Luca Pelliccioni
Dicevamo Djokovic: impossibile forse ripetere immediatamente la cavalcata dello scorso anno, considerato anche il quinto Slam in programma chiamato Olimpiade che riveste sempre un fascino particolare. Allora da qualche parte la coperta è più corta. Ma non tradisca la sconfitta, perché Nole è rimasto nel match fino all’ultima pallina cedendo al tie-break del terzo contro Isner, uno dei migliori servizi del world circuit. E su superfici rapide come quella di Indian Wells l’idolo di casa va a nozze (20 ace contro un ottimo giocatore di risposta come il serbo). Termina 7-6, 3-6, 7-6 in favore dello statunitense che guadagna così la sua prima finale Master balzando virtualmente nella top ten mondiale. L’appuntamento in finale è con il simbolo di questo sport: Federer versus Isner, come direbbero oltreoceano.
Luca Pelliccioni
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