E anche questa volta l'oro olimpico nel volley lo vinciamo la prossima. L'Italia di Blengini non riesce a sfatare il tabù che la vuole sempre giù dal gradino più alto cedendo 3-0 al Brasile nella finale del Maracanazinho. E dire che l'inizio degli azzurri, galvanizzati dalla bella e sofferta vittoria contro gli Stati Uniti che li ha resi fenomeni sui social oltre che in campo, è ottimo: arriva subito un vantaggio di tre punti, difeso fino al 12-9. Poi il Brasile mette il turbo, infila un parziale di 7-0 e non molla più le redini del set,chiuso 25-22. Il secondo gioco è una lotta punto su punto, gli azzurri annullano due set point verdeoro e a loro volta battono per il pareggio, venendo però riacciuffati dalla difesa di Wallace. Poi controsorpasso, ace di De Souza e 2-0. Nel terzo una palla contestata dai brasiliani sul 17-15 Italia ci fa scendere da un virtuale +3 a un misero +1, gli azzurri perdono lucidità e i ragazzi di Bernardinho li finiscono. L'argento nel volley chiude quella che per l'Italia è stata un'ottima spedizione olimpica: l'obiettivo era quello di confermare i risultati di Londra 2012 e proprio come allora sono arrivati 8 ori, 28 medaglie e un 9° posto assoluto. Anzi, rispetto a quattro anni fa ci sono tre argenti in più e un'età media degli atleti andati a podio scesa di due anni e mezzo, il che fa ben sperare per il futuro. Peccato solo per i 10 “legni”, l'ultimo dei quali arrivato ieri dalla ginnastica ritmica a squadre. Le azzurre Patriarca, Lodi, Maurelli, Pagnini e Centofanti hanno chiuso la loro esibizione virtualmente terze, poi sono arrivate le bulgare e le hanno buttate giù dal podio, lasciando loro solo le lacrime. Il sipario sui Giochi di Rio cala con la cerimonia di chiusura: al mitico Maracanà va in scena una sorta di Carnevale agostano, una festa multicolore incentrata sul tipico tema brasiliano della saudade con tanto di temporale tropicale finito quando lo show è circa a metà. Fuochi d'artificio, scuole di samba in campo, premiazione della gara simbolo - la maratona – e testimone passato a Tokyo.
RM
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