Sono in tanti, tantissimi a sfidare il freddo pungente della pur soleggiata domenica mattina, l'ultima prima del Natale. Da 45 anni l'appuntamento è fisso: la Maratonina di Natale coinvolge decine e decine di appassionati, che arrivano un po' da tutto il centro Italia per chiudere al meglio un anno di corsa.
Non solo chi corre per vincere, ma anche – e sono veramente molti – quelli che nell'appuntamento di Serravalle ci vedono, a ragione, un'ottima occasione per fare moto, stare insieme e disimpegnarsi sui 3 o 7 kilometri del tracciato stilato dal GPA San Marino.
Detto delle non competitive, la gara che annovera i runner puri - da oltre 16 km - si gioca sotto l'ora e tra i sammarinesi spicca la presenza di Matteo Felici.
È già un po' sgranato il gruppo, quando a Rovereta si inizia a fare la prima selezione, avviando un kilometro di sola salita decisamente importante da gestire, a livello strategico. Paradossalmente è proprio l'aver sottostimato la lunghezza della corsa ascensionale ad aver dato ad Andrea Falasca il successo: lui che questa maratonina l'aveva corsa nei primi 2000, si lascia alle spalle il gruppetto di temibili marocchini che non riuscirà più a ricucire il gap.
Nella discesa in direzione Domagnano, con tanto di passaggio nell'arboreto, Rachid Benandan prova a lanciare la rimonta, ma Falasca gestisce bene anche l'inusuale – per quanto prolungata – cavalcata discendente, sempre difficile da interpretare. Il ritmo impostato è però quello del successo: Falasca entra al San Marino Stadium con un minuto di vantaggio, differenziale confermato sulla pedana che pesta col nastro attorno al bacino: 54'50'' il tempo del vincitore, seguono Benandan e Zituni.
Il primo sammarinese è Matteo Felici, che chiude in settima posizione assoluta.
In campo femminile si impone ancora Laura Ricci, col crono di 1h08'11'': Ana Nanu sconta 4' di ritardo, 5' la Leardini – a completamento del podio.
LP
Guarda le interviste al vincitore Andrea Falasca e al primo dei Sammarinesi, Matteo Felici
Non solo chi corre per vincere, ma anche – e sono veramente molti – quelli che nell'appuntamento di Serravalle ci vedono, a ragione, un'ottima occasione per fare moto, stare insieme e disimpegnarsi sui 3 o 7 kilometri del tracciato stilato dal GPA San Marino.
Detto delle non competitive, la gara che annovera i runner puri - da oltre 16 km - si gioca sotto l'ora e tra i sammarinesi spicca la presenza di Matteo Felici.
È già un po' sgranato il gruppo, quando a Rovereta si inizia a fare la prima selezione, avviando un kilometro di sola salita decisamente importante da gestire, a livello strategico. Paradossalmente è proprio l'aver sottostimato la lunghezza della corsa ascensionale ad aver dato ad Andrea Falasca il successo: lui che questa maratonina l'aveva corsa nei primi 2000, si lascia alle spalle il gruppetto di temibili marocchini che non riuscirà più a ricucire il gap.
Nella discesa in direzione Domagnano, con tanto di passaggio nell'arboreto, Rachid Benandan prova a lanciare la rimonta, ma Falasca gestisce bene anche l'inusuale – per quanto prolungata – cavalcata discendente, sempre difficile da interpretare. Il ritmo impostato è però quello del successo: Falasca entra al San Marino Stadium con un minuto di vantaggio, differenziale confermato sulla pedana che pesta col nastro attorno al bacino: 54'50'' il tempo del vincitore, seguono Benandan e Zituni.
Il primo sammarinese è Matteo Felici, che chiude in settima posizione assoluta.
In campo femminile si impone ancora Laura Ricci, col crono di 1h08'11'': Ana Nanu sconta 4' di ritardo, 5' la Leardini – a completamento del podio.
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