Una Cerimonia d’Apertura sfarzosa e lunghissima ha aperto i Giochi del Mediterraneo 2013. Cerimonia “ribaltata” rispetto al protocollo, aperta dalla sfilata degli atleti, dai giuramenti e dai discorsi dell’organizzazione, del Presidente dei Giochi del Mediterraneo Addadi, del Presidente del CIO Rogge e del Premier turco (a tratti fischiato) Erdogan a cui spetta il compito di aprire ufficialmente le competizioni.
Fuochi d’artificio, un po’ di musica e atleti che si spostano in tribuna: comincia il programma culturale. Lo Stadio diventa un gigantesco maxischermo dove vengono proiettate le immagini che ripercorrono la storia turca strettamente legata al Mediterraneo, alla sua gente, alle sue terre e alle sue acque. Leggenda e realtà che si intrecciano in rappresentazioni video e spettacolari performance. E’ ormai mezzanotte quando un altro spettacolo pirotecnico chiude la Cerimonia e apre i Giochi.
Per San Marino e i suoi 16 atleti la giornata odierna è tutta dedicata agli allenamenti, nessuna gara in programma ma tante gare all’orizzonte. I primi ad esordire, nella competizione individuale, saranno i ragazzi del tiro con l’arco Emanuele Guidi, Paolo Tura e Giovanni Bonelli che domattina alle 9 saranno all’interno dello Stadio universitario per le prime 72 frecce della gara individuale. Il programma olimpico prevede che la classifica stilata dal risultato delle prime 72 frecce si determino poi gli scontri diretti (primo contro ultimo, secondo contro penultimo e così via…). Gli scontri diretti si aprono alle 15. Alle 17 la sfida si chiude con il testa a testa per le medaglie.
A seguire gli atleti sammarinese il tecnico Fabio Ticci: “Ieri abbiamo preso confidenza con il campo in previsione della gara individuale di domani. Vogliamo fare bene anche se, nonostante l’importanza della competizione, dobbiamo ricordarci che siamo qui per preparare al meglio la squadra che dovrà prendere parte ai Giochi dei Piccoli Stati di San Marino del 2017. Qui ci confronteremo con punteggi astronomici, con atleti professionisti che hanno l’arco in mano sei o sette ore al giorno. Noi stiamo crescendo e potremmo già mostrare qualcosa di buono. Vento e caldo sono nemici, ma mi auguro non intacchino la prestazione dei ragazzi che hanno voglia di fare bene e sono pronti a dare il massimo”.
Fuochi d’artificio, un po’ di musica e atleti che si spostano in tribuna: comincia il programma culturale. Lo Stadio diventa un gigantesco maxischermo dove vengono proiettate le immagini che ripercorrono la storia turca strettamente legata al Mediterraneo, alla sua gente, alle sue terre e alle sue acque. Leggenda e realtà che si intrecciano in rappresentazioni video e spettacolari performance. E’ ormai mezzanotte quando un altro spettacolo pirotecnico chiude la Cerimonia e apre i Giochi.
Per San Marino e i suoi 16 atleti la giornata odierna è tutta dedicata agli allenamenti, nessuna gara in programma ma tante gare all’orizzonte. I primi ad esordire, nella competizione individuale, saranno i ragazzi del tiro con l’arco Emanuele Guidi, Paolo Tura e Giovanni Bonelli che domattina alle 9 saranno all’interno dello Stadio universitario per le prime 72 frecce della gara individuale. Il programma olimpico prevede che la classifica stilata dal risultato delle prime 72 frecce si determino poi gli scontri diretti (primo contro ultimo, secondo contro penultimo e così via…). Gli scontri diretti si aprono alle 15. Alle 17 la sfida si chiude con il testa a testa per le medaglie.
A seguire gli atleti sammarinese il tecnico Fabio Ticci: “Ieri abbiamo preso confidenza con il campo in previsione della gara individuale di domani. Vogliamo fare bene anche se, nonostante l’importanza della competizione, dobbiamo ricordarci che siamo qui per preparare al meglio la squadra che dovrà prendere parte ai Giochi dei Piccoli Stati di San Marino del 2017. Qui ci confronteremo con punteggi astronomici, con atleti professionisti che hanno l’arco in mano sei o sette ore al giorno. Noi stiamo crescendo e potremmo già mostrare qualcosa di buono. Vento e caldo sono nemici, ma mi auguro non intacchino la prestazione dei ragazzi che hanno voglia di fare bene e sono pronti a dare il massimo”.
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