Voleva entrare al velodromo di Roubaix nell'ultima gara della carriera e vincerla per la quinta volta come De Vlaeminck, e invece niente. Tom Boonen chiude una carriera straordinaria nella corsa che ama di più della quale ha scritto la storia senza entrare nella leggenda. Perchè a trionfare è il belga Greg Van Avermaet, che fa sua la terza classica della stagione. Secondo il ceco Stybar, terzo l'olandese Langevel. È stata anche una domenica di grande Italia, con Daniel Oss al comando per una cinquantina di chilometri dai 78 e soprattutto Gianni Moscon, che a 22 anni e alla seconda Roubaix della carriera si ritrova nel finale nel gruppetto dei cinque migliori e chiude al quinto posto. i 55 chilometri di pavè scaldano una corsa nella quale ad un certo punto Van Avermaet resta coinvolto in una caduta, mentre la Quick-Step Floors di Boonen alza il ritmo: il gruppo si screma. Quando il belga della rientra in gruppo, è la Trek a lanciare l'attacco, ai 80 km. Ai 45 km, Oss e Stuyven vengono raggiunti da Moscon, Claeys e Roelandts, mentre Oss parte in solitaria e viene ripreso ai 25 km. Con lui il compagno Van Avermaet, Stybar, Moscon, Langeveld e Stuyven. Boonen resta arretrato insieme a Sagan, che è rallentato di nuovo da un problema alla ruota posteriore e cede. Dopo il Carrefour de l'Arbre rimangono Van Avermaet, Stybar e Langeveld, ripresi da Moscon e Stuyven. Ma il traguardo è di Van Avermaet.
Riproduzione riservata ©