La bella è olandese. Nessuna preferenza di orientamento che non sia sportivo: Bologna e Rotterdam - dopo un successo a testa sui rispettivi diamanti - sono scese in campo a mezzogiorno, sempre al Familiestadion di Rotterdam (come in gara2) per l'ultima e decisiva sfida di European Cup, quella che ha messo in palio il titolo di campione d'Europa.
L'avvio non è stato certo dei migliori per il lineup felsineo: dopo un attacco che registra la valida di Infante, poi pizzicato a rubare la seconda quando Ambrosino e Liverziani erano già stati eliminati da Branden, si è scatenato l'attacco olandese. Basi piene col solo Kemp eliminato in prima: Diaz viene eliminato al volo, ma Meer riesce a piazzare un singolo che porta a casa due punti prima dell'eliminazione di Vernooij.
Partenza che più in salita non si potrebbe per l'Unipol e per il partente De Santis, che verrà richiamato in panchina a metà del quarto, sciagurato, inning. Nel frattempo l'attacco bolognese aveva iniziato a prendere le dimensioni a Branden, che risulterà il vincente. Grimaudo muove il punteggio in un parziale molto complesso per il monte olandese, che se la cava con le eliminazioni di Ambrosino e Vaglio.
Se il terzo inning ha rischiato di riaprire la partita - allora sul 3-1 - è il quarto, successivo attacco di Rotterdam a chiuderla definitivamente. Kemp piazza subito un singolo al centro da due punti (1-4): De Santis viene prima visitato sul monte e poi sostituito da Nanni col rilievo Marinez. Esordio da incubo per l'italo-dominicano, che incassa subito il punto battuto a casa da Dille. Ancor peggiore il secondo, con Legito che piazza un doppio al centro spedendo Kemp e Daantji a casa base per un nuovo allungo sul 7-1. Due lanci appena e si cambia ancora sul monte bolognese: a Marinez subentra Cadoni, che chiude il gioco eliminando Boekhoudt in diamante.
Partita compromessa, a meno di cinque grandi turni d'attacco da parte della Fortitudo. A reggere è invece il monte ed il pacchetto difensivo di Rotterdam, che chiude concedendo sette valide alle mazze bolognesi, di cui tre nell'ultimo inning in cui Bologna - con i punti battuti a casa da Vaglio e il lancio pazzo che spedisce a casa lo stesso Vaglio - ridimensiona una sconfitta che tale rimane.
La delusione, comprensibilmente, è tanta tra le fila emiliane, specie dopo una gara1 in cui il differenziale con Rotterdam - forse mascherato da uno strepitoso Fleming - non pareva poi così ampio. La formazione di Marco Nanni dovrà però leccarsi le ferite e farlo in fretta, perchè tra quattro giorni appena si ritorna in campo, questa volta contro i rivali di sempre della T&A San Marino, per chiudere il discorso Finals. Dal canto loro, i sammarinesi a cui Rotterdam oggi succede nell'albo d'oro dell'European Cup, potranno contare sul rientro a pieno servizio di Pizziconi, Santora e Albanese. Sarà tutta da verificare la condizione fisica e mentale dell'Unipol Bologna dopo la batosta di European Cup, e quale miglior rivale se non gli uomini di Bindi?
LP
L'avvio non è stato certo dei migliori per il lineup felsineo: dopo un attacco che registra la valida di Infante, poi pizzicato a rubare la seconda quando Ambrosino e Liverziani erano già stati eliminati da Branden, si è scatenato l'attacco olandese. Basi piene col solo Kemp eliminato in prima: Diaz viene eliminato al volo, ma Meer riesce a piazzare un singolo che porta a casa due punti prima dell'eliminazione di Vernooij.
Partenza che più in salita non si potrebbe per l'Unipol e per il partente De Santis, che verrà richiamato in panchina a metà del quarto, sciagurato, inning. Nel frattempo l'attacco bolognese aveva iniziato a prendere le dimensioni a Branden, che risulterà il vincente. Grimaudo muove il punteggio in un parziale molto complesso per il monte olandese, che se la cava con le eliminazioni di Ambrosino e Vaglio.
Se il terzo inning ha rischiato di riaprire la partita - allora sul 3-1 - è il quarto, successivo attacco di Rotterdam a chiuderla definitivamente. Kemp piazza subito un singolo al centro da due punti (1-4): De Santis viene prima visitato sul monte e poi sostituito da Nanni col rilievo Marinez. Esordio da incubo per l'italo-dominicano, che incassa subito il punto battuto a casa da Dille. Ancor peggiore il secondo, con Legito che piazza un doppio al centro spedendo Kemp e Daantji a casa base per un nuovo allungo sul 7-1. Due lanci appena e si cambia ancora sul monte bolognese: a Marinez subentra Cadoni, che chiude il gioco eliminando Boekhoudt in diamante.
Partita compromessa, a meno di cinque grandi turni d'attacco da parte della Fortitudo. A reggere è invece il monte ed il pacchetto difensivo di Rotterdam, che chiude concedendo sette valide alle mazze bolognesi, di cui tre nell'ultimo inning in cui Bologna - con i punti battuti a casa da Vaglio e il lancio pazzo che spedisce a casa lo stesso Vaglio - ridimensiona una sconfitta che tale rimane.
La delusione, comprensibilmente, è tanta tra le fila emiliane, specie dopo una gara1 in cui il differenziale con Rotterdam - forse mascherato da uno strepitoso Fleming - non pareva poi così ampio. La formazione di Marco Nanni dovrà però leccarsi le ferite e farlo in fretta, perchè tra quattro giorni appena si ritorna in campo, questa volta contro i rivali di sempre della T&A San Marino, per chiudere il discorso Finals. Dal canto loro, i sammarinesi a cui Rotterdam oggi succede nell'albo d'oro dell'European Cup, potranno contare sul rientro a pieno servizio di Pizziconi, Santora e Albanese. Sarà tutta da verificare la condizione fisica e mentale dell'Unipol Bologna dopo la batosta di European Cup, e quale miglior rivale se non gli uomini di Bindi?
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