Per bere un goccino d'Italia in questa Eurolega che bastona e basta occorre aggrapparsi a Nicolò Melli, 26 punti e serata da superstar a Sassari. Ora il problema non piccolo è che il Melli in questione indossa la maglia del Bamberg e contribuisce in maniera determinante all'ennesima porta in faccia dell'Europa al Banco. Cinque sconfitte su cinque anche se virtualmente Meo Sacchetti è ancora in corsa per un posto nella top 16. Questioni di incastri e di matematica, non certo di sostanza. La sostanza è un po' di grinta e tanto sacro fuoco nel primo tempo, il nulla cosmico o quasi dopo l'intervallo. La Dinamo parte meglio e sembra anche più in partita, ma la chiave stavolta sta in panchina. Le rotazioni danno poco a Meo Sacchetti, mentre Trinchieri trova soprattutto con Zisis le accelerate necessarie a restare in partita quando c'è Banco che più Banco non si può. Sassari si trova avanti di 7 sul 21-14, ma ha più il gusto di trovarsi a comandare che la forza di azzannare la partita. E dunque un Bamberg che Tricheri ridisegna più volte tra cambi e timeout ha tempo di trovare l'assetto migliore dopo l'intervallo e cambiare i connotati il match. Di Sassari versione terzo e ultimo quarto resta una fiammata di Logan con 8 punti e dal 42-42 poco altro. L'intensità difensiva che tiene il Banco punto a punto viene meno o in qualche modo perde di efficacia. Brose non spacca la partita, la lavora ai fianchi. Rosicchia e smargina. Non vola via, gestisce. Il cronometro diventa il nemico numero uno di Sassari che lentamente si sfila. Alla fine il divario è pure troppo ampio, ma la sensazione di inadeguatezza al contesto Eurolega resta.
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