È passato appena un anno e il tennis italiano non c'è più. E oggi che cominciano le qualificazione dell'Us Open, ultimo torneo dello Slam della stagione, le scadenze ricordano di tempi belli vissuti appena un anno fa quando a giocarsi il torneo c'erano (in una finale senza precedenti) due azzurre. Flavia Pennetta, che appena alzato il trofeo ha annunciato l'happy ending e oggi è la signora Fognini, e Roberta Vinci ancora in attività ma con risultati non così continui e comunque fisiologicamente vicina con la racchetta a quel famoso chiodo. Dietro nulla. Sara Errani colleziona primi turni e sparisce, Camila Giorgi non riesce a convertire il suo talento magnifico imbrigliato da tristezze e malinconie. E vince poco. La Schiavone e a fine corsa insomma ricambio generazionale fallito. Peggio la situazione uomini, dove alle spalle dell'alterno ma talentuoso Fognini c'è il vuoto. Seppi è uscito dagli 80 per la prima volta dopo 7 anni, Bolelli è fermato dagli infortuni, e allora applausi alla tenacia dell'over 30 Paolino Lorenzi ma qui è un altro tennis. E i Quinzi arriveranno tardi. Se arrivanno.
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