La storia del doping russo è un cocktail "disgustoso" in cui "l'80% è dato da ragioni politiche" e il "20% dal doping" vero e proprio, una strategia contro lo sport russo, gli atleti russi e la Russia come Stato. Così il premier Dmitri Medvedev sulla sua pagina Facebook. L'esclusione degli atleti paralimpici dai Giochi di Rio "è un colpo a tutti i disabili, non solo quelli russi" ed è motivato "dal desiderio di alcuni alti funzionari del movimento Paralimpico di eliminare forti avversari". Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha respinto il ricorso presentato dal Comitato Paralimpico russo contro l'esclusione degli atleti dalle Paralimpiadi di Rio 2016. Il Comitato Paralimpico Internazionale si è detto "soddisfatto" della decisione del Tas. Il Comitato ora procederà alla ridistribuzione dei 267 posti assicurati dagli atleti russi. Il Ministro dello Sport russo Vitali Mutko si è scagliato contro la sentenza definendola "non legale ma politica".
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