La vendetta è un piatto che va gustato freddo. Così, a due settimane dal 40-29 subito a Chicago, gli All Blacks si prendono la rivincita sull'Irlanda espugnando 21-9 l'Aviva Stadium di Dublino, lasciando agli avversari qualche calcio e nulla più. Il primo squillo lo regala Barrett, che dopo una ruck sulla linea di meta verde cambia fronte con un preciso calcetto per Fekitoa, magistrale nel mandare a spasso Murray e nell'allungare la manona oltre la riga nonostante il placcaggio di Payne. Barrett trasforma ed è 7-0. L'Irlanda accorcia con la facile punizione di Sexton, ancora Barrett la ricaccia indietro: in uscita da una mischia il 10 si libera di Payne fintando il passaggio e si invola al galoppo, Sexton prova a fermarlo quando ormai è troppo tardi. Dalla piazzola l'apertura è ancora impeccabile e gli All Blacks sono di nuovo a distanza di sicurezza. Un'altra punizione centrale, stavolta di Jackson, è il preludio al riposo, che vede la Nuova Zelanda avanti 14-6.
A metà ripresa dal piedino di Jackson arrivano altri tre punti per il -5 Irlanda. Ma al 65° ecco il capolavoro All Blacks: Barrett per Lienert-Brown, ancora Barrett per Perenara che assorbe due placcatori e scarica sul liberissimo Fekitoa, che deve solo tuffarsi in meta per la doppietta. A trasformare ci va di nuovo Barrett, che non sbaglia: è il 9-21 finale, la vendetta della Nuova Zelanda è servita.
RM
A metà ripresa dal piedino di Jackson arrivano altri tre punti per il -5 Irlanda. Ma al 65° ecco il capolavoro All Blacks: Barrett per Lienert-Brown, ancora Barrett per Perenara che assorbe due placcatori e scarica sul liberissimo Fekitoa, che deve solo tuffarsi in meta per la doppietta. A trasformare ci va di nuovo Barrett, che non sbaglia: è il 9-21 finale, la vendetta della Nuova Zelanda è servita.
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