Il 2.40 di Mutaz Essa Barshim è il colpo a sensazione della tappa di Diamond League di Birmingham, la prima dopo i Mondiali di Londra e l'ultima prima delle finali di Zurigo e Bruxelles. Per molti, il meeting britannico era il redde rationem post-Mondiale, per il fenomenale qatariota campione del mondo dell'alto è stata invece la rampa di lancio verso il miglior salto dell'anno, due centimetri in più rispetto al 2.38 che già gli apparteneva. Nella gara che ha visto Gianmarco Tamberi uscire di scena con tre errori a 2.24, Barshim ha invece danzato sull'asticella, non senza qualche brivido sul suo percorso (due errori a 2.31, due errori a 2.39), ma con un balzo straordinario nel suo unico tentativo a 2.40, sorretto da una tecnica fenomenale e da una condizione atletica da urlo. Il campione del mondo ha poi scelto di non tentare poi l'assalto al record del mondo, distante "soltanto" cinque centimetri e di rimandare l'appuntamento con la soglia storica di Sotomayor, peraltro già avvicinata tre stagioni fa con il 2.43 che lo ha reso il secondo saltatore della storia.
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