Vince il San Marino, ed è già una notizia, e vince nella giornata più importante. Il derby porta tre punti che sono un po’ di garza per una classifica sanguinante, ma il primo fondamentale passo verso un domani migliore. Ha deciso chi ha nelle gambe i colpi per poterlo fare, ma finalmente sul campo si è fatto ammirare una squadra vera. Che ha due esterni di ruolo, una mediana discreta (a proposito, chi esce tra Berardi e De Feudis per far posto a Gentilini?) e un centravanti di manovra, Giglio, che magari non la sbatte sempre dentro, ma fa tagli e movimento da investire in chiave Piovaccari. Non è stato un San Marino perfetto. Nessuno lo pretendeva. E’ stato un San Marino logico, equilibrato, che all’occorrenza ha saputo soffrire. Erano questi i ringraziamenti che la società chiedeva al suo tecnico. Che ora dovrà far vedere la sua mano. Dovrà lavorare su una rosa in grado di potergli offrire se non garanzie, almeno molte alternative. Può anche darsi che non sia finita qui, certo che il campionato deve cominciare di qui. Da una zona play out, nella quale i Titani sono impantanati da tempo, ma che ieri hanno dimostrato poter lasciare ad altri. Lunedì nel posticipo un altro esame per una squadra non certo formidabile, ma che forse ha meno paura.
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