L'ultima trasferta dell'anno mette a nudo una VL brutta e stranamente molto poco sul pezzo. Se Pesaro, risultati a parte, può dire di essersele giocate quasi tutte, quella del PalaDesio invece no. Poco da salvare in casa biancorossa, a parte il solito monumentale Moore autore di 28 punti dei 73 punti totali segnati dalla sua squadra. E l'ultimo posto resta a Brindisi, sconfitta a Cremona, per il resto solo brutte notizie. Già dal primo quarto le squadre giocano un basket frenetico e aggressivo ad alta percentuale di errore. Nei primi 10 minuti i palloni persi sono già 13, ma gli attacchi vanno via spediti nei confronti di difese che i coach cambiano e girano senza trovare argini. Sul 20-22 grazie ad una tripla di Monaldi Pesaro mette anche la testa avanti. Sarà l'unica volta di tutta la partita. I padroni di casa trovano la chiave appoggiandosi su Crosariol e liberando la vena realizzativa di Cournooh. Lo 0 su 6 di un bruttissimo Kuksis fa il resto e all'intervallo ottobre rosso è avanti di 6 sul 38-32. Solo di 6 perché Pesaro funziona almeno al rimbalzo. Ma è al rientro in campo che la VL sparisce complice il terzo fallo di Mika che Leka è costretto a richiamare in panchina. Ora gli ospiti sono essenzialmente nella mano bollente di Moore e nelle iniziative non a buon fine di Bertone. Culpepper e Cournooh dall'altra parte azzannano l'inerzia della partita e sul 52-37 Cantù è ormai volata via. Solo 13 punti nel terzo condannano i pesaresi ad un quarto di quasi garbage time. I 16 punti da recuperare sono troppi per questa squadra che Moore a parte alza bandiera bianca. Si arriva a -21 con Sodini che ruota tutto il roster a testimonianza che le difficoltà societarie hanno cementato un gruppo che sul parquet suona spartiti importanti. 92-73 perché quando finisce è già finita da un pezzo.
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