Dopo le esternazioni del comandante della Gendarmeria Achille Zechini sulla sicurezza allo stadio Olimpico di Serravalle giunge il commento del Presidente della Federcalcio, Giorgio Crescentini: “La sicurezza viene al primo posto in assoluto. Tutti gli addetti ai lavori devono fare il massimo per fa sì che le partite si disputino senza rischi per calciatori, tifosi, dirigenti. So – aggiunge Crescentini – che sono già state intraprese iniziative da parte del comitato olimpico per dare risposte ai problemi sollevati. Il problema e’accelerare enormemente i tempi. Bisogna velocizzare le procedure burocratiche perché tutto sia pronto il prima possibile”.
Lo stesso Presidente del Cons Angelo Vicini ha assicurato che, in accordo con la segreteria di stato al Territorio, è già stato avviato l’iter per procedere ai lavori necessari, per rendere la struttura il più sicura possibile. Ma il 26 febbraio ci sarà la prossima partita casalinga del San Marino con il Pro Sesto. E se mancheranno le condizioni richieste dal lato della sicurezza, il comandante Zechini prospetta la possibilità che la squadra di club biacazzurra di C1 non possa utilizzare lo stadio di Serravalle. “In attesa della realizzazione delle strutture previste a progetto, per la messa in sicurezza – puntualizza il comandante Zechini – sarebbe sufficiente anche un intervento provvisorio, di ordinaria manutenzione. Senza alcun progetto da approvare e relativo iter burocratico. Basterebbe alzare una rete di protezione tra la tribuna e gli spogliatoi e creare le condizioni che impediscano ai tifosi di prelevare oggetti contundenti dalle vicinanze delle tribune”.
Di certo una delle misure di maggior efficacia contro gli eccessi dei tifosi è la video-sorveglianza. “Abbiamo proposto al Cons – spiega Zechini - l’installazione di telecamere collegate alla nostra sala operativa, sia per vigilare sulle tribune sia come apparato di allarme per il museo sottostante. Ma il preventivo di 16mila euro è apparso troppo oneroso”. E come facciamo ad impedire l’accesso allo stadio di San Marino di tifosi interdetti in Italia? “Questo non è possibile – risponde Zechini – e casi di questo tipo si sono infatti verificati quando il San Marino ha affrontato in casa il Genoa e lo Spezia. Agenti in borghese autorizzati delle forze dell’ordine italiane seguono sempre i tifosi ospiti quando vengono in trasferta da noi, ci anticipano il giorno prima le generalità dei tifosi da tenere d’occhio e forniscono una preziosa collaborazione dal punto di vista informativo”.
Lo stesso Presidente del Cons Angelo Vicini ha assicurato che, in accordo con la segreteria di stato al Territorio, è già stato avviato l’iter per procedere ai lavori necessari, per rendere la struttura il più sicura possibile. Ma il 26 febbraio ci sarà la prossima partita casalinga del San Marino con il Pro Sesto. E se mancheranno le condizioni richieste dal lato della sicurezza, il comandante Zechini prospetta la possibilità che la squadra di club biacazzurra di C1 non possa utilizzare lo stadio di Serravalle. “In attesa della realizzazione delle strutture previste a progetto, per la messa in sicurezza – puntualizza il comandante Zechini – sarebbe sufficiente anche un intervento provvisorio, di ordinaria manutenzione. Senza alcun progetto da approvare e relativo iter burocratico. Basterebbe alzare una rete di protezione tra la tribuna e gli spogliatoi e creare le condizioni che impediscano ai tifosi di prelevare oggetti contundenti dalle vicinanze delle tribune”.
Di certo una delle misure di maggior efficacia contro gli eccessi dei tifosi è la video-sorveglianza. “Abbiamo proposto al Cons – spiega Zechini - l’installazione di telecamere collegate alla nostra sala operativa, sia per vigilare sulle tribune sia come apparato di allarme per il museo sottostante. Ma il preventivo di 16mila euro è apparso troppo oneroso”. E come facciamo ad impedire l’accesso allo stadio di San Marino di tifosi interdetti in Italia? “Questo non è possibile – risponde Zechini – e casi di questo tipo si sono infatti verificati quando il San Marino ha affrontato in casa il Genoa e lo Spezia. Agenti in borghese autorizzati delle forze dell’ordine italiane seguono sempre i tifosi ospiti quando vengono in trasferta da noi, ci anticipano il giorno prima le generalità dei tifosi da tenere d’occhio e forniscono una preziosa collaborazione dal punto di vista informativo”.
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