Gli organizzatori giocano con la luce del sole che illumina il Rheinpark stadium di Vaduz. Sotto i riflettori delle telecamere finiscono le autorità presenti: Alberto di Monaco, e' seduto accanto ai Capo di Stato della Repubblica di San Marino Filippo Tamagnini e Maria Luisa Berti. Seimila gli spettatori che applaudono l'entrata degli atleti. La sfilata e' aperta da Andorra, a seguire Cipro con la delegazione più numerosa, Islanda, Lussemburgo, Malta, Monaco, poi il debutto ufficiale per Montenegro, prima partecipazione ai Giochi dei Piccoli Stati d'Europa. San Marino si prende la sua fetta di gloria, sono 73 gli atleti che difenderanno i colori della bandiera biancoazzurra sorretta dalla pallavolista Elisa Parenti. Chiudono i padroni di casa, salutati da un autentico boato. Non ha voluto mancare il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge. Nel suo discorso tutto l'apprezzamento per questi Giochi, giudicati una risorsa per il C.I.O. Lo show cerimoniale ha ritmi incalzanti, coinvolge il pubblico, non allenta la presa. Il giuramento degli atleti e' un altro momento vissuto con grande partecipazione. L'apertura ufficiale nel breve, ma sentito messaggio del Principe del Liechtenstein Hans Adam secondo. L'aquila, simbolo inequivocabile di libertà, vola verso il tripode, e' il segnale che anticipa l'accensione della fiaccola olimpica. Si spengono i riflettori, e' il pubblico a bucare la notte con lumini che esaltano la coreografia, semplice, ma mai banale. Puo' iniziare la quattordicesima edizione dei Giochi dei Piccolo Stati d'Europa, che torna nel Principato del Liechtenstein a distanza di 12 anni.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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