Classico quadretto di fine campionato – e dunque solo apparentemente assurdo – quello del Pala Serradimigni. Dove c'è una squadra – la VL Pesaro – che perde 112-81 ed esulta per la salvezza, mentre Sassari, nonostante la vittoria 31 punti, si deprime per il mancato accesso ai playoff. Il tutto perché, nella sfida gemella del PalaRadi, Cremona fa il suo e stende Capo d'Orlando, che resta a -2 dai biancorossi e va in A2 al posto loro.
Per l'ultimo giro di danze la VL torna dunque sui suoi standard, accantonati giusto per il doppio exploit con le capolista Milano e Venezia. Olimpia e Reyer erano forse troppo prese dallo scontro diretto di ieri per infierire sulla disgraziata Pesaro, Sassari invece ha un disperato bisogno di vincere e non fa sconti. A partire dal 17-4 iniziale, costruito da Bamforth – 22 punti e 10 assist in totale – e Jones, che farà 10+13 rimbalzi. Ma ci sono anche i 19 di Polonara, i 18 di Planinic e i 15 di Stipcevic, così il prosieguo non si discosta molto dall'incipit: al 10° è +14 - con tanto di doppiaggio – e nelle due frazioni seguenti le distanze si adagiano sul ventello abbondante.
Nella VL gli unici sul pezzo sono Braun e Clarke – 19 e 18 punti – gli altri sono tutti sintonizzati su Cremona, dove Capo d'Orlando è paurosamente viva e di tanto in tanto mette pure la freccia. Almeno fino al terzo quarto, quando il 20-5 dei lombardi sotterra i siciliani e assicura la salvezza a Pesaro. Che si rilassa e, in avvio di ultimo quarto, osa pure farsi padrona del gioco, con Mika – 17+7 rimbalzi – a guidare il parziale di 11-3. Poi la reazione rabbiosa di Sassari, che invece dagli altri campi riceve notizie poco liete e si vendica battendo duro a canestro, salendo fino a un +31 senza sorrisi.
Finisce con Cantù e Cremona ai playoff – con buona pace per la Dinamo e la Virtus Bologna – e la VL che festeggia un'altra soffertissima salvezza. Costruita con un budget misero ma ben speso nei vari Dallas Moore, Omogbo e Mika, gemme sconosciute che hanno impreziosito un roster corto e povero. Stesso discorso per Clarke, il cui ritorno dall'Australia è stato fondamentale ai fini del mantenimento della categoria. Pesaro è salva e si prepara all'ennesima rivoluzione, nella speranza che le intuizioni di mercato non siano esaurite.
RM
la gioia dei tifosi @dnabiancorosso
Per l'ultimo giro di danze la VL torna dunque sui suoi standard, accantonati giusto per il doppio exploit con le capolista Milano e Venezia. Olimpia e Reyer erano forse troppo prese dallo scontro diretto di ieri per infierire sulla disgraziata Pesaro, Sassari invece ha un disperato bisogno di vincere e non fa sconti. A partire dal 17-4 iniziale, costruito da Bamforth – 22 punti e 10 assist in totale – e Jones, che farà 10+13 rimbalzi. Ma ci sono anche i 19 di Polonara, i 18 di Planinic e i 15 di Stipcevic, così il prosieguo non si discosta molto dall'incipit: al 10° è +14 - con tanto di doppiaggio – e nelle due frazioni seguenti le distanze si adagiano sul ventello abbondante.
Nella VL gli unici sul pezzo sono Braun e Clarke – 19 e 18 punti – gli altri sono tutti sintonizzati su Cremona, dove Capo d'Orlando è paurosamente viva e di tanto in tanto mette pure la freccia. Almeno fino al terzo quarto, quando il 20-5 dei lombardi sotterra i siciliani e assicura la salvezza a Pesaro. Che si rilassa e, in avvio di ultimo quarto, osa pure farsi padrona del gioco, con Mika – 17+7 rimbalzi – a guidare il parziale di 11-3. Poi la reazione rabbiosa di Sassari, che invece dagli altri campi riceve notizie poco liete e si vendica battendo duro a canestro, salendo fino a un +31 senza sorrisi.
Finisce con Cantù e Cremona ai playoff – con buona pace per la Dinamo e la Virtus Bologna – e la VL che festeggia un'altra soffertissima salvezza. Costruita con un budget misero ma ben speso nei vari Dallas Moore, Omogbo e Mika, gemme sconosciute che hanno impreziosito un roster corto e povero. Stesso discorso per Clarke, il cui ritorno dall'Australia è stato fondamentale ai fini del mantenimento della categoria. Pesaro è salva e si prepara all'ennesima rivoluzione, nella speranza che le intuizioni di mercato non siano esaurite.
RM
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— DnaBiancorosso (@DnaBiancorosso) 9 maggio 2018
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