É una sconfitta che rischia di mettere nei guai la Consultinvest Pesaro, quella maturata all'Adriatic Arena nel posticipo della prima di ritorno contro la Sidigas Avellino. Formazioni che un girone dopo tornano a sfidarsi con classifica simile, ma trend d'avvicinamento opposto: reduci da due vittorie gli irpini, da due sconfitte – pesante quella interna con Torino – la VL.
Tra le incognite quella legata al ritorno in campo a distanza di due lunghe settimane dall'ultima volta, con l'All Star Game di Trento nel mezzo.
Paolini guarda il bicchiere mezzo pieno, quasi traboccante per positività di rendimento nel primo quarto quando Pesaro si è spinta fino al +9 sulla bomba di Shepherd.
L'arma della conclusione dall'arco si rivolterà contro alla VL, che dopo aver incassato la clamorosa rimonta irpina – giunta fino al +10 con il lay-up di Nunnally – riesce faticosamente a riportarsi in carreggiata col gioco da tre di Jevohn Shepherd. L'ultimo crepitio della fiamma si esaurisce nella bomba di Joe Ragland, che soffia sullo stoppino e consegna una palla medica nelle mani di Pesaro, imprecisa con un paio di conclusioni con Christon e Daye, il quale perde anche l'ultimo pallone, quello che porta Nunnally in lunetta per l'allungo definitivo.
Arriva così il terzo KO consecutivo per Pesaro, risucchiata in piena zona retrocessione. Situazione complicata e calendario a sfavore settimana prossima, con la VL a Pistoia. A Paolini non bastano i 20 punti di Austin Daye, tanto perfetto dall'arco quanto irriconoscibile nei canestri dalla media distanza (1/9), per non parlare delle 5 perse. Decisivo – in casa Sidigas – il rendimento sotto i vetri e la capacità di colpire nel momento decisivo: la bomba di Ragland – di fatto – vale due punti: all'Adriatic Arena di Pesaro, Avellino si impone 88-82.
LP
Tra le incognite quella legata al ritorno in campo a distanza di due lunghe settimane dall'ultima volta, con l'All Star Game di Trento nel mezzo.
Paolini guarda il bicchiere mezzo pieno, quasi traboccante per positività di rendimento nel primo quarto quando Pesaro si è spinta fino al +9 sulla bomba di Shepherd.
L'arma della conclusione dall'arco si rivolterà contro alla VL, che dopo aver incassato la clamorosa rimonta irpina – giunta fino al +10 con il lay-up di Nunnally – riesce faticosamente a riportarsi in carreggiata col gioco da tre di Jevohn Shepherd. L'ultimo crepitio della fiamma si esaurisce nella bomba di Joe Ragland, che soffia sullo stoppino e consegna una palla medica nelle mani di Pesaro, imprecisa con un paio di conclusioni con Christon e Daye, il quale perde anche l'ultimo pallone, quello che porta Nunnally in lunetta per l'allungo definitivo.
Arriva così il terzo KO consecutivo per Pesaro, risucchiata in piena zona retrocessione. Situazione complicata e calendario a sfavore settimana prossima, con la VL a Pistoia. A Paolini non bastano i 20 punti di Austin Daye, tanto perfetto dall'arco quanto irriconoscibile nei canestri dalla media distanza (1/9), per non parlare delle 5 perse. Decisivo – in casa Sidigas – il rendimento sotto i vetri e la capacità di colpire nel momento decisivo: la bomba di Ragland – di fatto – vale due punti: all'Adriatic Arena di Pesaro, Avellino si impone 88-82.
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