“Siamo stati sempre in scia fino al cambiamento offensivo che ci ha permesso di stravolgere la loro tattica difensiva. Negli ultimi minuti abbiamo segnato con grande continuità, recuperando un gap importante, cambiando e improvvisando, però i giocatori sono stati bravi a capire quello che volevo in campo. Milano stava difendendo davvero molto bene, tatticamente e fisicamente, inibendo ogni nostra iniziativa. Abbiamo cercato “T” con palla in mano (Travor Lacey, ndr) e questo scelta ha dato i suoi frutti. Sono molto contento di tutto quello che ho visto in campo: della difesa, della capacità di lettura della partita da parte della squadra, dei rimbalzi in attacco di Chris (Semaj Christon, ndr) – abbiamo messo palla in mano a Lacey proprio per portare Christon a rimbalzo offensivo e la bomba di “T” dall'angolo è nata non a caso da questa situazione. I ragazzi sono stati veramente molto, molto bravi.
Il gruppo c'è sempre stato, è chiaro che con l'arrivo di Austin Daye è stato determinante. Ha giocato in NBA e conosce la pallacanestro molto meglio di tutti noi 13 messi insieme. Tant'è vero che di tanto in tanto è lui a fare il professore e dire quel che bisogna fare. Naturalmente io sto zitto e ascolto perché devo solo imparare da lui, come devo imparare da tutti loro. La decisione finale poi la prendo io, ma la sua esperienza la ascolto tranquillamente”.
Il prossimo obiettivo a breve termine è migliorare sui rimbalzi, troppi quelli concessi agli avversari in questo scorcio di stagione: “Nel secondo quarto abbiamo subito troppi rimbalzi offensivi da parte loro. É andata bene com'è andata, ma dobbiamo lavorare sotto questo aspetto”.
Nel video l'intervista a Riccardo Paolini, coach VL Pesaro.
LP
Il gruppo c'è sempre stato, è chiaro che con l'arrivo di Austin Daye è stato determinante. Ha giocato in NBA e conosce la pallacanestro molto meglio di tutti noi 13 messi insieme. Tant'è vero che di tanto in tanto è lui a fare il professore e dire quel che bisogna fare. Naturalmente io sto zitto e ascolto perché devo solo imparare da lui, come devo imparare da tutti loro. La decisione finale poi la prendo io, ma la sua esperienza la ascolto tranquillamente”.
Il prossimo obiettivo a breve termine è migliorare sui rimbalzi, troppi quelli concessi agli avversari in questo scorcio di stagione: “Nel secondo quarto abbiamo subito troppi rimbalzi offensivi da parte loro. É andata bene com'è andata, ma dobbiamo lavorare sotto questo aspetto”.
Nel video l'intervista a Riccardo Paolini, coach VL Pesaro.
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