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L'Ascoli non riesce a vincere, l'Arezzo acciuffa l'1-1

A Corazza, salito nel quartetto di capocannonieri, risponde il rigore di Pattarello.

4 nov 2024

Un rigore un po' al limite salva l'Arezzo e lascia l'amaro in bocca all'Ascoli, che iniziava a pregustare l'agognato ritorno ai tre punti. L'1-1 ha valore ben diverso per le contendenti, considerandone il ruolino: i toscani, ora quinti, frenano ancora ma avvicinano la vetta, portandosi a -6 dal Pescara; i marchigiani muovono la classifica col secondo pari in fila – dopo 5 ko – ma restano nei playout allungano a 9 la striscia di partite dall'ultima vittoria, datata 14 settembre.

Le prime occasioni sono da flipper: la girata dal limite di Bando sbatte su Montini e rimbalza a Silipo, petto, botta di destro e grande risposta di Trombini. Sempre Montini, sull'altro lato, intercetta la spazzata di Cozzoli, vince un rimpallo e s'inserisce sul tocco di prima di Mawuli, Livieri esce e lo anticipa. E sul finire di frazione ancora Arezzo con Chiosa che anticipa sulla trequarti, sale e si libera per il tiro scambiando con Ogunseye, anche qui Livieri è attento.

Nella ripresa succede ancora meno, ossia soltanto i gol: il lancio da centrocampo di Tremolada manda in porta Corazza, glaciale nell'aspettare il rimbalzo giusto per scoccare il volante perfetto in angolo basso. 7° gol in campionato per il bomber – che sale nel quartetto di capocannonieri del girone – e Ascoli avanti quando mancano 20' al recupero, una gioia che però dura meno di un quarto d'ora: Righetti s'inserisce in area sul canale disegnato da Tavernelli e poi crolla sulla sbracciata di Adjapong, ingenuo in un gesto magari di lieve entità, ma plateale. Così l'arbitro indica il rigore e a nulla servono le proteste dei giocatori del Picchio: tocca a Pattarello, impeccabile in una trasformazione angolata che Livieri intuisce ma non può prendere, arrendendosi al pari.





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