E' un Mastronicola pacato, apparentemente sereno quello che si presenta davanti ai giornalisti dopo il ritorno alla guida del Rimini. Il tecnico invita tutti a guardare avanti, ma non si sottrae alle domande che riguardano il recentissimo passato. Dal 28 gennaio sue dimissioni al 16 febbraio sua nuova nomina, sono passati 18 giorni bastati evidentemente al Presidente Rota per fargli tornare la nostalgia.
Sono state ore frenetiche nessuno si aspettava un altro cambio di rotta così repentino. Via Ricchiuti, Rota ha virato su un tecnico esperto come Massimo Gadda. Sembrava già tutto fatto, poi l'improvviso dietro-front e il ritorno al recente passato con la nuova nomina di Mastronicola e logiche dimissioni del DS Pietro Tamai. Un tourbillon paradossale considerando che l'unico obiettivo che ha davanti il Rimini attuale è quello di chiudere la stagione degnamente. Stando alle sue dichiarazioni, Mastronicola non ha parlato di futuro con la società, questo significa che l'eventuale rinnovo va ottenuto sul campo. La società avrebbe potuto optare per un tecnico di prospettiva: affidare la panchina a qualcuno che potesse iniziare il lavoro oggi per poi proseguirlo il prossimo anno fissando paletti anche sulla rosa. A questo punto quel tecnico di prospettiva può esserlo lo stesso Mastronicola, oppure da fine maggio si ripartirà nuovamente con un altro profilo.