A Bangkok non si scherza più: partita la fase ad eliminazione diretta, e il pronostico è stato puntualmente rispettato nelle prime quattro sfide.
L’Ucraina passeggia sul malcapitato Giappone, che può comunque far ritorno in patria con la consapevolezza di aver disputato un buon mondiale, in cui l’obiettivo ottavi è stato pienamente centrato. Poi, quando il livello si è vertiginosamente alzato, c’è stato poco da fare: troppa Ucraina per il Giappone e cappotto servito prima di concedere agli avversari qualche ricordo per il ritorno; 6-3 il finale.
Ancor più larga l’affermazione della Spagna vicecampione. Gli iberici rifilano un netto 7-1 ai padroni di casa della Thailandia. Un risultato rotondo, pieno, indiscutibile. Per la gioia dei tifosi indigeni il gol di Wongkaeo, che fa seguito alle doppiette di Torras e Fernandao prima, ai gol di Aicardo, Lopez, Alvaro poi.
La sfida più equilibrata va appannaggio della Colombia, che passa in vantaggio a 10’ dal termine con Duque prima che Caro realizzi il 2-0. A niente serve il gol iraniano di Rahnama, se non a rendere ancora più amara una partita potenzialmente abbordabile.
In caso di vittoria sull’Egitto domani, l’Italia troverebbe il Portogallo. Piuttosto netta la vittoria dei lusitani sul Paraguay, sicuramente la più attrezzata tra le “sicure sconfitte” di questi ottavi di finale. In campo però è brillata la stella di Ricardinho, centro nevralgico del gioco portoghese e uno tra i migliori interpreti al mondo di questo sport: sua la doppietta che fa seguito ai centri di Cardinal e Joao Matos, e che chiude una partita che Salas, con l’1-2 al 35’, aveva provato a riaprire.
Italia avvisata, mezza salvata. Domani con l’Egitto per confermarsi. Se quarti saranno, fare attenzione è il minimo sindacale su cui imbastire l’attacco ai lusitani. Con Brasile e Russia in campo solo per dovere, la partita più aperta sembrerebbe Serbia – Argentina. Da lì in poi le migliori otto al mondo si incroceranno per l’alloro iridato.
Luca Pelliccioni
L’Ucraina passeggia sul malcapitato Giappone, che può comunque far ritorno in patria con la consapevolezza di aver disputato un buon mondiale, in cui l’obiettivo ottavi è stato pienamente centrato. Poi, quando il livello si è vertiginosamente alzato, c’è stato poco da fare: troppa Ucraina per il Giappone e cappotto servito prima di concedere agli avversari qualche ricordo per il ritorno; 6-3 il finale.
Ancor più larga l’affermazione della Spagna vicecampione. Gli iberici rifilano un netto 7-1 ai padroni di casa della Thailandia. Un risultato rotondo, pieno, indiscutibile. Per la gioia dei tifosi indigeni il gol di Wongkaeo, che fa seguito alle doppiette di Torras e Fernandao prima, ai gol di Aicardo, Lopez, Alvaro poi.
La sfida più equilibrata va appannaggio della Colombia, che passa in vantaggio a 10’ dal termine con Duque prima che Caro realizzi il 2-0. A niente serve il gol iraniano di Rahnama, se non a rendere ancora più amara una partita potenzialmente abbordabile.
In caso di vittoria sull’Egitto domani, l’Italia troverebbe il Portogallo. Piuttosto netta la vittoria dei lusitani sul Paraguay, sicuramente la più attrezzata tra le “sicure sconfitte” di questi ottavi di finale. In campo però è brillata la stella di Ricardinho, centro nevralgico del gioco portoghese e uno tra i migliori interpreti al mondo di questo sport: sua la doppietta che fa seguito ai centri di Cardinal e Joao Matos, e che chiude una partita che Salas, con l’1-2 al 35’, aveva provato a riaprire.
Italia avvisata, mezza salvata. Domani con l’Egitto per confermarsi. Se quarti saranno, fare attenzione è il minimo sindacale su cui imbastire l’attacco ai lusitani. Con Brasile e Russia in campo solo per dovere, la partita più aperta sembrerebbe Serbia – Argentina. Da lì in poi le migliori otto al mondo si incroceranno per l’alloro iridato.
Luca Pelliccioni
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