Solido, pratico, continuo. E' davvero un altro Rimini quello che al Neri batte una Spal invece ancora lontana da una accettabile rappresentazione di sé. La partita è un monologo biancorosso che comincia con la rovesciata di Morra fuori non di molto. Succede poco, ma il Rimini è comunque sempre in pressione e controllo: Morra arriva sulla verticalizzazione e la mette, male la difesa ospite, sulla palla arriva Cernigoi che si impenna di niente. Sempre Rimini, dall'angolo sale Gigli e di testa ci va solo vicino. Prima dell'intervallo un goccino di Spal con la velenosa punizione di Maistro disinnescata da Colombi.
Ripresa, ci prova Lamesta su punizione e Alfonso si salva con un bagher che rimanda ad un altro sport. Allo scoccar dell'ora si compie ciò che deve. Lamesta parte e sfonda, Tripaldelli lo alza e non può essere che rigore. Morra dal dischetto pesca l'angolino della felicità. Finalmente maturo, il Rimini si mette in protezione e rischia zero. La Spal produce in tutto una mischia in pieno recupero con tanto di fallo in attacco di Bruscagin a chiudere eventuali prospettive di pari.