I tifosi invocano il pienone al Neri e non restano delusi davanti a un Rimini spettacolare e sempre più lanciato verso i piani alti. Non c'è storia nel derby adriatico contro una Vis Pesaro rullata per 5-0 dai ragazzi di Gaburro, al 5° successo in 6 partite e che, complici gli stop di Gubbio e Siena, salgono al 3° posto, a -2 dalle capolista Fiorenzuola e Reggiana.
La partita va in archivio già in 25' con quattro reti tutte siglate, o innescate, da Gabbianelli. È proprio lui che, al 4°, s'accentra da destra e calcia dal limite, la selva di gambe inganna Farroni ed è vantaggio. Che però ancora non stende una Vis che avrebbe subito l'occasione per la patta: azione personale di Bakayoko e palla dentro per Egharevba, Zaccagno respinge. E sul prosieguo ancora Egharevba recupera per Fedato, conclusione da fuori che non trova l'angolo basso.
Scampato il pericolo, il Rimini se la mette in discesa: Panelli lancia dalle retrovie, Vano ha la meglio su Bakayoko e la appoggia a Gabbianelli, implacabile per la doppietta. Dopodiché il 10 si toglie i panni del bomber e si fa rifinitore: è suo il cross da destra sul quale Delcarro è libero di colpire di prima dall'area piccola, palla tra le gambe di Farroni e sono tre.
Quindi ancora Gabbianelli per Santini, che da appena dentro l'area non inquadra lo specchio, e dalla bandierina per la testa di Pietrangeli, che trova il braccio di Zoia: l'arbitro indica il dischetto, Santini stavolta è impeccabile e al 25° è già poker. Pesaro è al tappeto e il Rimini continua a spingere: Tonelli scambia con Santini e carica, Farroni s'oppone. Quindi Vano salta Zoia e si prende la libertà del pallonetto, mandando appena alto.
Con la ripresa le cose non cambiano, anzi ora la Vis dietro fa acqua: Gavazzi scivola e spiana la strada a Santini, che rientra dalla mancina, elude ancora Gavazzi e piazza l'8° gol del suo campionato, del quale, staccato Capello, è di nuovo capocannoniere in solitaria. Dopodiché altra incomprensione tra Borsoi e Gavazzi buona per Piscitella, che prova a imitare il compagno ma senza chiudere il set. Anzi è Pesaro che, in un finale con poco da dire, si riversa in attacco per l'accorcio, sbattendo però su un Zaccagno monumentale nel volare sulla conclusione da fuori di Aucelli e attento anche quando Astrologo crossa per l'inzuccata ravvicinata di Egahrevba.