7 sconfitte consecutive, 10 in totale su 16 partite giocate. Il ruolino del San Marino è di un'altra categoria esattamente come la squadra costruita con approssimazione. Una squadra inadeguata da tutti i punti di vista per un campionato, la terza serie italiana, snobbato evidentemente da un Presidente che ha probabilmente pensato che un passaggio in Serie A da dirigente, sarebbe bastato e avanzato per vincere anche in Lega Pro. Le lacune messe ampiamente in evidenza lo scorso anno, stagione conclusa al penultimo posto, non sono state colmate, al contrario ingigantite da senatori senza più il passo da categoria, e ragazzi a cui la Lega Pro è troppo larga. Attenzione, perchè qui non è in discussione la carta di identità: perchè ci sono 96 – 97 tranquillamente in grado di giocare e fare la differenza in terza serie italiana e forse anche di più, ma quelli scelti per indossare la maglia del Titano valgono una buona Eccellenza. In questo triste contesto, diventano problemi anche i non problemi come ad esempio, il portiere. Le delusioni più cocenti arrivano dagli investimenti più consistenti:Coto, l'oggetto misterioso; Valeriani quello di Rimini qui non si è mai visto; Ferrero eterno incompiuto. Se a tutto questo aggiungiamo che il primo acquisto del nuovo Direttore Sportivo, chissà per quale strano segreto non ancora ufficializzato; Galassi è un terzino destro, il dado è tratto. Il Titano sta scivolando inesorabilmente verso i dilettanti, perchè la Pro Piacenza qualche segnale lo da' e 4 punti a questo San Marino sono recuperabilissimi. Le speranze sono appesa al lumicino: perchè se Mancini avesse avuto energie economiche non avrebbe messo in piedi un telaio così scarico, pensare che abbia vinto il superenalotto per rivoluzionarlo a gennaio è pura utopia. Questa è la sua squadra che in 31 partite giocate ha “rubato” una fortuna:18 punti. Strano che la sconfitta di ieri, 2 goal incassati in soli 12 minuti, non sia riconducibile ai poteri forti.
L.G
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