I quotidiani sprecano gli aggettivi : da schiacciasassi a rullo compressore. Focalizzandosi solo sui numeri il 4 su 4 nel girone di ritorno è qualcosa di strepitoso, solo il Lecce ha realizzato un poker 5 su 5 nelle prime cinque giornate di campionato, i Titani hanno la possibilità di eguagliare. I numeri parlano, ma non sono sufficienti per spiegare il San Marino attuale. La squadra vince attraverso il gioco, si esprime coralmente esaltando le qualità dei solisti : il primo tempo di ieri di Davide Poletti è stato sensazionale. Il taglio per Doumbia che porta poi al cross per il colpo di testa di Coda, non ha paragoni in categoria e non pensiamo di esagerare se neanche nelle serie superiori non si vedono spesso giocate simili. Molto molto bene Calvano, è sembrato un veterano ed è solo un classe 93, ha già capito i meccanismi e soprattutto parla la stessa lingua del suo capitano. Francesco Lunardini è in questo momento il padrone del centrocampo. Detta tempi e ritmi, cuore e polmoni, la sua seconda parte di campionato è un crescendo continuo e costante, imprescindibile.
Massimo Coda, nella sfida a distanza, ha incenerito Alessandro Cesca. L'ex bomber del San Marino è apparso pesante, piantato, lontano parente di quella forza della natura che conoscevamo.
Al di là dei singoli tutta la squadra si esprime ad altissimi livelli, non solo non si abbatte nei momenti difficili. Oltre 30 minuti in inferiorità numerica non ha portato conseguenze.
Ottimo Mattia Migani. Con Acori non aveva giocato un solo minuto. Ieri a non più di mezz'ora dall'inizio dell'incontro ha saputo che avrebbe sostituito Vivan. Prova difficile, superata brillantemente. L'effetto Lecce, che tanto per scomodare paragoni poteva diventare un boomerang come fu per l'Inter la vittoria sulla Juventus è già in naftalina e il Feralpisalò tra l'altro, una furia ieri a Reggio Emilia, è ampiamente alle spalle, lontano nel girone di andata.
Lorenzo Giardi
Massimo Coda, nella sfida a distanza, ha incenerito Alessandro Cesca. L'ex bomber del San Marino è apparso pesante, piantato, lontano parente di quella forza della natura che conoscevamo.
Al di là dei singoli tutta la squadra si esprime ad altissimi livelli, non solo non si abbatte nei momenti difficili. Oltre 30 minuti in inferiorità numerica non ha portato conseguenze.
Ottimo Mattia Migani. Con Acori non aveva giocato un solo minuto. Ieri a non più di mezz'ora dall'inizio dell'incontro ha saputo che avrebbe sostituito Vivan. Prova difficile, superata brillantemente. L'effetto Lecce, che tanto per scomodare paragoni poteva diventare un boomerang come fu per l'Inter la vittoria sulla Juventus è già in naftalina e il Feralpisalò tra l'altro, una furia ieri a Reggio Emilia, è ampiamente alle spalle, lontano nel girone di andata.
Lorenzo Giardi
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