Petrone, recupera Fogacci e Pacciardi, spedisce Pelagatti sulle tracce di Casiraghi, rispolvera Crivello. Il pacchetto difensivo ha solo un superstite rispetto a Como: Galuppo. Anche Vivan va in panchina in questo caso per favorire l’under Migani, la sorpresa è Casolla per Doumbia.
La Tritium dimostra subito di avere assorbito le idee di gioco del tecnico scuola Milan Bertani e nei primi minuti a ritmo forsennato a dispetto del caldo, si fa notare per le buone trame. Il Titano soffre ma rintuzza, Pacciardi è una diga li in mezzo, Lunardini tesse la tela, Poletti cresce alla distanza, Casolla va in pressing su tutti i portatori di palla. L’approccio anche delle due punte Defendi e Chiaretti è nettamente diverso. Il primo vero pericolo il San Marino se lo crea: il monumentale Pelagatti, cancellato Casiraghi, allunga di testa Migani è troppo fuori dai pali ma rimedia in qualche maniera smanacciando in angolo. La Tritium gioca bene: fuga di Martinelli, destro in corsa, Migani respinge, Casiraghi rovescia senza trovare lo specchio. Ad una manciata di minuti dall’intervallo: Poletti dalla bandierina, Pacciardi sale in cielo per scaraventare di prepotenza alle spalle di Nodari. Debutto con goal per l’ex Benevento, giocatore di sostanza e concretezza. Ripresa un dubbio offside nega la gioia del goal a Defendi. Della Tritium non c’è traccia fino al 18', quando il nuovo entrato Cogliati conquista una punizione dal limite. Arrigoni trasforma centrando l’incrocio dei pali. Petrone non ci sta: fuori Edoardo Defendi in leggera ripresa, dentro Massimo Coda. I lombardi rischiano quando Chiaretti lanciato a rete rimedia l’abbraccio di Cusaro, per Alberini di Ascoli Piceno, il fallo è dell’attaccante biancoazzurro.
Il San Marino vuole i tre punti e si vede dall’atteggiamento. Punizione di Davide Poletti, Coda, dimostra di avere l’istinto del killer. Colpo di testa preciso e puntale dell’attaccante ex Cremonese, al suo primo centro in maglia biancoazzurra. La Tritium crolla, il Titano punge con la velocità di Doumbia, l’ex Parma costringe Teoldi al fallo, secondo giallo che genera il rosso e calcio di rigore, del quale si incarica il capitano Davide Poletti. 3-1 e baci in tribuna a moglie e figlio per salutare il primo sigillo in campionato. Nel finale Coda potrebbe addirittura far poker, ma per i lombardi che restano una buona squadra, sarebbe stato troppo. Il San Marino muove la classifica, in attesa di andare a fare la comparsa a Lecce, ma poi sarà proprio così?
Lorenzo Giardi
La Tritium dimostra subito di avere assorbito le idee di gioco del tecnico scuola Milan Bertani e nei primi minuti a ritmo forsennato a dispetto del caldo, si fa notare per le buone trame. Il Titano soffre ma rintuzza, Pacciardi è una diga li in mezzo, Lunardini tesse la tela, Poletti cresce alla distanza, Casolla va in pressing su tutti i portatori di palla. L’approccio anche delle due punte Defendi e Chiaretti è nettamente diverso. Il primo vero pericolo il San Marino se lo crea: il monumentale Pelagatti, cancellato Casiraghi, allunga di testa Migani è troppo fuori dai pali ma rimedia in qualche maniera smanacciando in angolo. La Tritium gioca bene: fuga di Martinelli, destro in corsa, Migani respinge, Casiraghi rovescia senza trovare lo specchio. Ad una manciata di minuti dall’intervallo: Poletti dalla bandierina, Pacciardi sale in cielo per scaraventare di prepotenza alle spalle di Nodari. Debutto con goal per l’ex Benevento, giocatore di sostanza e concretezza. Ripresa un dubbio offside nega la gioia del goal a Defendi. Della Tritium non c’è traccia fino al 18', quando il nuovo entrato Cogliati conquista una punizione dal limite. Arrigoni trasforma centrando l’incrocio dei pali. Petrone non ci sta: fuori Edoardo Defendi in leggera ripresa, dentro Massimo Coda. I lombardi rischiano quando Chiaretti lanciato a rete rimedia l’abbraccio di Cusaro, per Alberini di Ascoli Piceno, il fallo è dell’attaccante biancoazzurro.
Il San Marino vuole i tre punti e si vede dall’atteggiamento. Punizione di Davide Poletti, Coda, dimostra di avere l’istinto del killer. Colpo di testa preciso e puntale dell’attaccante ex Cremonese, al suo primo centro in maglia biancoazzurra. La Tritium crolla, il Titano punge con la velocità di Doumbia, l’ex Parma costringe Teoldi al fallo, secondo giallo che genera il rosso e calcio di rigore, del quale si incarica il capitano Davide Poletti. 3-1 e baci in tribuna a moglie e figlio per salutare il primo sigillo in campionato. Nel finale Coda potrebbe addirittura far poker, ma per i lombardi che restano una buona squadra, sarebbe stato troppo. Il San Marino muove la classifica, in attesa di andare a fare la comparsa a Lecce, ma poi sarà proprio così?
Lorenzo Giardi
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